Violet Jones (Sanaa Lathan) ha sempre passato una quantità eccessiva di tempo a preoccuparsi dei suoi capelli. Questo non è inusuale, poiché la maggior parte delle donne nere vuole assicurarsi che i loro capelli siano il più perfetti possibile in ogni momento. Violet l’ha imparato da sua madre Pauletta (Lynn Whitfield), che non voleva nemmeno che lei entrasse in piscina quando aveva 10 anni, per paura che i suoi capelli diventassero immediatamente alla loro forma naturale e cioè crespi e ricci. Infatti, nel flashback all’inizio del film, Violet si tuffa contro i desideri di sua madre, e i bambini bianchi la prendono in giro per avere dei capelli che sembrano un moccio per lavare in terra.
Ora ha 35 anni e una dirigente pubblicitaria di successo, e sta facendo girare la testa a tutti gli uomini e non solo con i suoi capelli perfetti, il vestito elegante e l’aria sicura. Si sforza così tanto di essere perfetta per il suo fidanzato medico Clint (Ricky Whittle, molti lo riconosceranno perché ha interpretato Lincoln in The 100) che si sveglia alle 5 del mattino, saluta sua madre alla sua porta, e si fa allisciare i capelli perché solo così può essere perfetta per quando si sveglia lui.
È convinta che lui stia per fargli la famigerata proposta di matrimonio durante la sua festa di compleanno. Non lo fa – anzi le compra un cane e glielo regala sottolineando che così hanno tutto il tempo per fare pratica per quando avranno poi dei bambini – e una volta tornati a casa si lasciano o meglio lei lascia lui quando le dice che è “troppo perfetta” e sono stati in un “primo appuntamento durato due anni”. Ma non prima di un viaggio di emergenza verso un nuovo parrucchiere, dove perde una quantità eccessiva di capelli a causa di un miscuglio non tanto intenzionale dopo una lite con Zoe (Daria Johns), la figlia del proprietario del salone, Will (Lyriq Bent).
Si può vedere nel corso del film tutta la trasformazione di Violet nella performance di Lathan; all’inizio si presenta come un cast di The Real Housewives of Atlanta, assicurandosi sempre che stia bene, ma per gli altri: sua madre, il suo fidanzato, il suo capo, i bianchi. E dopo essersi rasata la testa e aver iniziato a fare i conti con il non essere perfetta, i modi di Violet si addolciscono, il suo modo di vestire cambia e lascia che tutti intorno a lei vedano la sua vulnerabilità. Il disagio che Violet ha quando viene spinta in una situazione in cui deve essere “perfetta” è palpabile.
Legare il viaggio di Violet ai suoi capelli ha senso quando ti rendi conto di quanto siano importanti i capelli per le donne nere. Quando Violet lascia andare i suoi capelli, lascia andare tutto ciò che le impediva di conoscere il suo vero sé.
Nappily Ever After è pieno di grandi attori, in particolare da Whitfield come madre esigente di Violet e Ernie Hudson come padre di Violet Richard, che lascia Pauletta per una carriera come modello maschile di 60 anni.
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CONSIGLIO / SCONSIGLIO
Consiglio a tutte le donne ma anche agli uomini per riflettere su quanto la pubblicità sia troppo radicata a determinati modelli femminili e come questo influenzi ogni generazione. E’ un film comico certo ma anche un film veritiero.
Sconsiglio sinceramente non ho un motivo valido per sconsigliare questo film. Quindi lo lascio in bianco.
