8 Serie TV e Film da brivido di Mike Flanagan

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Benvenuto nel mondo di Mike Flanagan, un luogo dove i tuoi sogni più sfrenati e gli incubi più terrificanti possono diventare realtà.

Sembra divertente, vero?

Che si tratti della stagione spettrale o che tu stia semplicemente cercando qualcosa di spaventoso in una giornata fredda d’autunno allora le opere cinematografiche e televisive del re dell’orrore devono essere la tua prima tappa ma soprattutto una mossa intelligente.

Nel corso degli anni, Flanagan e la sua troupe di attori ormai abbastanza familiare hanno realizzato alcuni degli spettacoli e film horror più spaventosi, inquietanti e sorprendentemente toccanti in circolazione – e la sua ultima serie, The Fall of the House of Usher, non è diversa.

Non sai da dove iniziare o cosa rivedere?

Di seguito abbiamo otto opzioni da brivido per lo streaming. Scegli il tuo veleno, se ne hai il coraggio.

The Fall of the House of Usher (2023)

Cerchiamo di essere reali: era solo questione di tempo prima che Flanagan affrontasse l’icona dell’horror gotico Edgar Allan Poe. Questa serie limitata di otto episodi estrae personaggi e temi da tutta una serie di opere di Poe e dà loro una svolta moderna con immagini davvero lussureggianti e autentiche paure.

La storia è incentrata sui fratelli Usher Roderick (interpretati da Bruce Greenwood ai giorni nostri e Zach Gilford nei flashback) e Madeline (rispettivamente Mary McDonnell e Willa Fitzpatrick); i loro travagliati sforzi nell’infanzia e nell’età adulta per costruire un impero farmaceutico; e infine, il devastante crollo di quell’impero, quando le forze del loro passato riappaiono proprio mentre i sei figli adulti di Roderick iniziano a morire misteriosamente.

Sono tornati anche molti volti familiari della banda  Flanagan : Carla Gugino, Henry Thomas, Samantha Sloyan, Rahul Kohli, T’Nia Miller, Kate Siegel, Annabeth Gish e Michael Trucco si presentano tutti alla festa di Poe.

The Midnight Club (2022)

Perché gli adulti dovrebbero divertirsi? Basato sull’omonimo romanzo YA di Christopher Pike (e preso in prestito da alcuni dei suoi altri lavori) e sviluppato da Flanagan e Leah Fong,  The Midnight Club è ambientato a Brightcliffe Manor, un ospizio per ragazzi e ragazze malati terminali.

La casa, con la sua storia inquietante, ospita un gruppo di pazienti adolescenti che si incontrano ogni mezzanotte per raccontare storie di fantasmi. Fanno un patto secondo cui, quando uno di loro muore, proveranno a contattare il gruppo dall’altra parte.

Lo spettacolo, con un cast di giovani attori brillanti (tra cui Iman Benson, Ruth Codd, Annarah Cymone, William Chris Sumpter e Sauriyan Sapkota), parla tanto dei legami emotivi che gli adolescenti costruiscono tra loro quanto del mistero. che circonda gli avvenimenti soprannaturali della casa. Avrai paura, ma forse avrai paura anche per quanto piangi? Va bene! Siamo stati tutti lì! 

Midnight Mass (2021)

Midnight Mass affronta idee di perdono, redenzione, colpa, cattolicesimo e i pericoli di una fede incrollabile, offrendo allo stesso tempo una delle conclusioni più selvagge e raccapriccianti di una serie che troverai in televisione – se non hai ancora provato questa, devi rimediare immediatamente.

Dopo aver scontato quattro anni di prigione per aver ucciso una donna in un incidente di guida in stato di ebbrezza, Riley Flynn (Zach Gilford) torna a casa a Crockett Island, una piccola comunità al largo della costa del New England, ma non è l’unico nuovo arrivato.

Il misterioso padre Paul (Hamish Linklater) arriva a sostituire il vecchio monsignore e non molto tempo dopo, eventi inspiegabili iniziano a verificarsi in tutta l’isola finché non si scatena l’inferno, in vari sensi della frase.

The Haunting of Bly Manor (2020)

Questo secondo capitolo della  serie antologica Haunting (scorri verso il basso per il suo predecessore) prende alcune pagine dall’opera di Henry James (in particolare il suo romanzo del 1898,  Il giro di vite ) ed è incorniciato da una donna misteriosa (Carla Gugino è tornata).

Quella storia di fantasmi segue un’insegnante (Victoria Pedretti) nella Londra degli anni ’80 che viene assunta da Henry Wingrave (Henry Thomas) come ragazza alla pari per i suoi nipoti orfani a Bly Manor. Non passa molto tempo prima che inizi a realizzare che la casa è infestata in tutti i modi – e non molto tempo prima che il pubblico inizi a rendersi conto che le due linee temporali sono più collegate di quanto sembri. Preparati per volti sciolti, signore ostili del lago e alcuni stravaganti trucchi con lo specchio che rimarranno con te per un po’. Nel cast figurano anche Oliver Jackson-Cohen, Amelia Eve, Rahul Kohli e T’Nia Miller.

The Haunting of Hill House (2018)

Cosa c’è di più terrificante della famiglia?

Prendi i Crains, ad esempio, che ci vengono presentati in due linee temporali in  The Haunting of Hill House (basato sul romanzo di Shirley Jackson del 1959).

Nella prima troviamo la giovane famiglia che si trasferisce a Hill House mentre i genitori Hugh (Henry Thomas) e Olivia (Carla Gugino) ristrutturano l’antica dimora, ma più a lungo restano lì, più le cose diventano strane, finché una tragica notte cambia tutto.

Nella seconda linea temporale, oltre 20 anni dopo, troviamo i cinque fratelli adulti Crain – tutti chiaramente colpiti dal tempo trascorso a Hill House – che si riuniscono con il loro ex padre (ora interpretato da Timothy Hutton) dopo una seconda tragedia. È pieno di fantasmi, spaventi e dinamiche tra fratelli estremamente complicate e selvaggiamente avvincenti. E anche se l’intera serie è assolutamente da guardare – soprattutto per il sesto episodio mozzafiato “Two Storms” – ti avvertiamo che una volta che incontrerai la Signora dal collo piegato, potresti non riprenderti mai.

Il gioco di Gerald (2017)

Questo adattamento dell’omonimo romanzo di Stephen King del 1992 è fondamentalmente un doppio gioco tra Carla Gugino e Bruce Greenwood, che interpretano la coppia centrale Jessie e Gerald, e Flanagan non avrebbe potuto interpretarlo meglio (guardarli qui rende il loro ruolo dinamico anche in The Fall of House of Usher molto divertente).

Jessie e Gerald si dirigono verso la loro casa sul lago per quella che dovrebbe essere una fuga romantica per salvare il loro matrimonio, ma le cose si mettono male quando Gerald rivela di avere intenzione di mettere in atto una fantasia violenta e ammanetta Jessie al letto – almeno finché non ha un attacco di cuore e muore sopra la moglie, lasciandola intrappolata. Nel corso dei giorni, Jessie respinge vivide allucinazioni e ricordi repressi prima di essere costretta a tentare una fuga davvero raccapricciante.

Vieni per il thriller psicologico, resta per l’avvincente alchimia tra Gugino e Greenwood. 

Ouija: origine del male (2016)

Fungendo da prequel di  Ouija del 2014, Origin of Evil, ambientato negli anni ’60,  espande il mondo dell’originale rendendo anche omaggio ai classici film horror di quel periodo, come L’EsorcistaPoltergeist. Infatti, nel raccontare la storia di una medium artista della truffa Alice (Elizabeth Reaser) e delle sue due figlie, una delle quali viene posseduta dopo aver usato una tavola Ouija, Flanagan e il suo direttore della fotografia Michael Fimognari si sono attenuti all’uso della tecnologia degli anni ’60 e ’70.

La cinematografia degli anni ’70 per conferire al film un’atmosfera nettamente diversa dal primo film. 

Before I Wake (2016)

Dato che Flanagan è così abile nel procurare a tutti noi gli incubi, sembra giusto per lui fare un intero film su di essi, non è vero? 

Before I Wake vede protagonisti Kate Bosworth e Thomas Jane nei panni dei genitori in lutto Jessie e Thomas, che iniziano ad allevare un ragazzino di nome Cody (Jacob Tremblay) dopo la tragica morte del loro giovane figlio Sean (Antonio Evan Romero).

Non ci vuole molto perché Jessie e Thomas si rendano conto che Cody ha un dono speciale – o una terribile maledizione, a seconda se sei il tipo di persona con il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto: i suoi sogni prendono vita. Questo, ovviamente, significa che lo fanno anche i suoi incubi. Before I Wake subisce grandi oscillazioni emotive, dalle orribili conseguenze dell’abuso del dono di Cody ai temi del film sulla gestione del dolore.

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