Cabinet of Curiosities 1 x 03 “The Autopsy” Recensione

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Recensione puntata precedente Cabinet of Curiosities

Questo è il nostro punteggio 4/5

Commento personale alla puntata

Allora, cos’è successo? Bene, potresti guardare questo in uno dei due modi. I pessimisti tra noi lo considereranno un progetto fallito; il nastro si è esaurito e l’alieno si è trasferito con successo nel corpo di Nate e ha continuato il suo viaggio. Oppure, in alternativa, potresti vederlo con ottimismo; Nate brucia il corpo di Carl e libera il mondo da questa creatura.

È un bel modo ambiguo per completare le cose e, in molti modi, lascia a noi, come spettatori, la scelta del nostro finale.

L’episodio è un po’ lungo e rallenta un po’ nel mezzo, ma per la maggior parte, c’è una trama davvero avvincente in questo e la fotografia è fantastica. La paura del salto quando Allen è tornato in vita mi ha decisamente colto alla sprovvista, e il sangue e la violenza lavorano simultaneamente per creare un episodio davvero inquietante.

cabinet of curiosities 1x03 the autopsy recensione

Ma ecco cosa ci mostra The Autopsy

L’episodio 3 di Cabinet of Curiosities inizia con noi nelle profondità delle miniere. Le grida echeggiano dalle pareti claustrofobiche, mentre questi uomini finiscono la loro giornata di lavoro e incontrano la tragedia. Uno di loro, un uomo maniacale, salta giù dall’ascensore e fa esplodere una specie di strana bomba, mentre svaniamo nel nero.

I manifesti delle persone scomparse sono in giro per la città, quando arriva Carl, con un trench e un cappello nero. E’ lì per indagare su ciò che sta accadendo, con rapporti che affermano che ci sono 9 uomini morti, insieme a un “disumano figlio di puttana”. Questo è, ovviamente, il responsabile dell’esplosione.

Nate e Carl si scambiano battute alla stazione di polizia, prima che il primo riveli che questo è un incubo centrale e un mistero di cui è improbabile che arrivi a fondo. Sembra che questa città abbia l’abitudine di sputtanare le persone scomparse. L’ultimo corpo che hanno trovato aveva tutti gli spigoli vivi e, peggio ancora, nessuna traccia di sangue. È una scena del crimine brutale e qualcosa che sconvolge la città.

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Ora, sembra che il colpevole sia stato un uomo che scambia uno sconosciuto in città chiamato Joe Allen per qualcun altro, Sykes. Allen sembra avere dei poteri telepatici, che si insinuano nella mente di questo poveretto al bar, che è costretto a consegnare le chiavi della sua macchina ed essere portato a casa.

Ora, per quanto riguarda Sykes, in realtà è andato a fare un’escursione nei boschi qualche tempo fa, è scomparso per un po’, e poi è tornato ed era conosciuto con il nome di Joe Allen. Lo stesso Allen responsabile dell’esplosione di quell’esplosivo.

Nate ammette di aver avuto pensieri pazzi da allora, lasciando infine Carl dal coroner con i cadaveri dell’esplosione della mina, intento ad addormentarsi. Con Carl da solo, inizia a sospettare che qualcosa non va, con la pelle d’oca che gli punge il collo mentre il suo riflesso (fondamentalmente il suo subconscio) suggerisce di andarsene e di uscire.

Naturalmente, Carl non fa una cosa del genere e continua a indagare, rendendosi conto che il sangue è stato drenato da un certo numero di vittime. A metà delle indagini, però, tutte le luci si spengono all’improvviso e poi si riaccendono. Carl ha un’idea e sospetta che tutto il sangue possa essere effettivamente nello stomaco di Allen. Voglio dire, deve essere andato da qualche parte, giusto?

Mentre Carl si dirige nella stanza fredda, Allen torna inspiegabilmente in vita e inizia a strisciare sul pavimento verso di lui. Carl osserva in un silenzio sbalordito, indietreggiando per tutto il percorso, mentre Allen raccoglie un bisturi che Carl ha lasciato cadere e si strappa i punti dalla bocca. Si scopre che Allen è occupato da un viaggiatore, che risiede dentro di lui. Dice a Carl che ha fame e che la sfera era in realtà la sua nave. L’esplosione è stata il risultato della necessità di rimanere nascosti ed evitare di essere scoperti.

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Percependo il cancro che risiede dentro Carl, una creatura tentacolare sporge dalla bocca di Allen e intende divorarlo. Nonostante i valorosi sforzi, non è in grado di fermarlo. Impiccato al tavolo, Carl scopre che sarà infestato da questo essere, che affronta meticolosamente tutto ciò che gli accadrà, fino ai dettagli orribili e cruenti.

Mentre la creatura si prepara ad attaccarsi a Carl, Carl supera in astuzia la creatura accecandosi, rendendosi sordo e tagliandosi la gola. Naturalmente, così facendo, la creatura (e per estensione Carl) ha solo pochi minuti in più per sopravvivere. Si scopre che Carl ha tenuto acceso il registratore per tutto il tempo, snocciolando quello che è successo a Sykes.

Quando Nate arriva al laboratorio di autopsia, trova Carl morto sul pavimento e le parole “Play Tape, Burn Me” sul petto.

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