Underworld: La ribellione dei Lycans – Recensione

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Continua il nostro percorso attraverso la saga dei film di Underworld, sperando che non vi stiamo annoiando a morte con questa nostra decisione. Ma passiamo ora alla recensione del terzo film della saga!!

Underworld: Rise of the Lycans, il terzo film nella serie di vampiri contro licantropi, si svolge oltre un millennio prima degli eventi dei primi due film, si può quasi dire che sia un prequel, e sono le cronache su come è iniziata la guerra tra i vampiri aristocratici e i barbarici Lycan.

Sebbene i vampiri, sotto il dominio del dispotico Viktor (Bill Nighy), vediamo le terre selvagge dell’Europa orientale, dove vivono nella paura dei licantropi insensati ma più potenti. Non importa quanto diventino intelligenti o chiari, i vampiri non sono ancora in grado di competere con i licantropi nel reparto di forza bruta. Ecco perché i Death Dealers vampirici devono anche contare su balestre, spade e lance mentre pattugliano il loro territorio.

Il vantaggio che i vampiri civilizzati avevano sui selvaggi licantropi cambia quando un lupo mannaro in cattività dà alla luce un bambino apparentemente umano. Il ragazzo, che cresce fino a diventare il fabbro Lucian (Michael Sheen), ha il potere di assumere la forma di uomo o bestia a volontà. Lucian è allevato da Viktor, ma è un prigioniero nel suo castello e deve sempre indossare un collare intorno al collo per impedirgli di trasformarsi nella sua forma Lycan. Viktor usa anche la linea di sangue di Lucian per creare una nuova razza di schiavi da sfruttare per i vampiri.

Se c’è qualcosa che Lucian desidera più della sua libertà, tuttavia, è la bellissima ma focosa figlia di Viktor, Sonja (Rhona Mitra). Lucian e Sonja portano avanti una relazione d’amore segreta, tentando la morte se Viktor lo scoprisse. Certo, alla fine lo fa (altrimenti, non ci sarebbe il film). Rilasciando i suoi compagni schiavi Lycan dalle segrete di Viktor, Lucian li guida in una ribellione contro i vampiri, anche se spera di iniziare una nuova vita con la sua amata Sonja. Viktor, tuttavia, ha in mente un futuro meno felice per loro.

Underworld: Rise of the Lycan è un film diverso rispetto ai suoi due predecessori, che erano fondamentalmente The Matrix con le zanne. Il lycan è un film fantasy non horror o azione, e la mitologia della serie è servita meglio ambientando la storia nell’età oscura piuttosto che in tempi contemporanei. Ciò che sembrava pretenzioso in un contesto moderno, in realtà gioca meglio nel contesto di un film fantasy d’epoca.

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CONSIGLIO / SCONSIGLIO

Consiglio, se siete arrivati con molti dubbi del perché ci sia una guerra tra Lycans e vampiri questo film vi dissiperà qualsiasi dubbio. Certo non è il classico horror come i precedenti, ma è assolutamente da vedere per poter continuare la saga.

Sconsiglio, perché alcune scene sono davvero brutali e non adatte ai deboli di cuore.

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