Home Before Dark: Recensione 1×08 – Il Futuro è Femmina

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Manca poco al gran finale di Home Before Dark e grazie a questo episodio siamo sempre più vicini alla soluzione del caso, anche se, c’è da dire che non poche cose ci hanno lasciati perplessi e confusi. Vediamo cosa succede in questo ottavo episodio!

Questo è il nostro punteggio: 3

Trama

A casa Lisko si respira aria di tensione: le tre figlie pensano che i genitori divorzieranno per via dei continui litigi. Matthew mette in punizione Hilde senza il consenso di Bridget e i due coniugi riprendono a litigare. Bridget spinge Hilde a testimoniare per il processo disciplinare di Frank andando a favore di Sam. Dopo aver accompagnato la figlia a scuola, un amico di Matthew che lavora alla scientifica lo chiama per dirgli che i risultati dell’analisi del giubbotto di Richie sono pronti. Scopriamo come mai Izzy è arrabbiata con Ethan: il ragazzo non l’ha cercata quando Hilde è scomparsa e si è preoccupato di più del fatto che lei potesse scrivere che stava per fumare erba che della sua scomparsa. Lo sceriffo va a trovare Frankie a casa, dato che è stato sospeso dalla sua carica. Ciò che gli dice è estremamente importante: appena il processo di Sam sarà finito lui si metterà da parte e lo farà eleggere Sceriffo, mentre per quanto riguarda Sam si è già messo d’accordo col procuratore per farlo uscire indenne da qualsiasi accusa di incompetenza, facendo ricadere tutte le colpe su Sam. Arrivato il giorno del processo viene chiamata a testimoniare Trip che racconta tutta la verità alla sbarra, fino ai più piccoli particolari della serata, addirittura anche ciò che ha detto lo sceriffo a suo figlio poco prima che Sam scappasse, ovvero che lo avrebbe fatto rimanere in carcere anche se fossero riusciti a far cadere tutte le accuse su di lui in merito al caso di Richie.

Mentre Matthew si fa togliere i punti alla tempia dalla sorella di Richie, le fa alcune domande sul rapporto del ragazzino con il padre ma la sorella non le sa rispondere. Appunto per questo Matthew indaga nell’archivio medico nella clinica in cui lavora la sorella di Richie. Frankie testimonia alla sbarra, e sotto pressione del padre mente spudoratamente su quanto accaduto le sere precedenti e affermando che la testimonianza di Trip (quella vera) fosse invece fasulla. Bridget e Hilde intervengono nella testimonianza dicendo di avere delle disposizione idonee ad aiutare Sam ma hanno poco successo, dato che gli organi giudicanti sono corrotti e che tutto rema contro Sam. Viene comunque indetta una indagine interna che sarà manipolata e truccata dal padre di Frankie. Trip affronta quindi lo sceriffo che la minaccia: o resta nel dipartimento di polizia con l’incarico di minor rango o nessun altro dipartimento di polizia la prenderà a lavorare. A grande sorpresa Bridget decide di collaborare al giornale di Hilde. Intanto Matthew le chiede di fermarsi a scrivere per il suo giornale perché da quel momento sarà lui a prendere in mano le redini dell’indagine. Inizia quindi a fare un po’ di domande a persone importanti come il sindaco, che in quel momento si trova alla presenza di Frankie e dello sceriffo.

A casa Fife, quindi, Matthew porta le cartelle cliniche di tutta la famiglia Fife, recuperate dalla clinica in cui si è fatto medicare, e fra tutte manca quella di Richie. Matthew accusa il sindaco di aver ucciso suo figlio, ma per evitare una discussione inutile Frankie lo porta fuori casa, e Matthew lo accusa di essere un traditore. Per superare la momentanea crisi e le tensioni in casa Matthew e Bridget decidono di seguire un consiglio della loro vecchia terapista di coppia: fare due tiri a baseball e urlare ciò che loro odiano di più. In questo modo toglieranno tutti i sassolini dalle loro scarpe e riusciranno a chiarirsi. Ad Hilde balena l’idea di diventare sceriffo perché secondo lei un nuovo sceriffo aiuterà la città. Recupera quindi dei moduli per la candidatura e li porta a Trip, secondo lei più idonea al ruolo, dato che lei stessa non può essere sceriffo per ovvie ragioni. Le servono cento firme per l’appoggio alla candidatura, e possono firmare solo i maggiorenni. Vanno quindi in vari punti della città in cui sanno di poter ottenere firme ed effettivamente ci riescono. Bridget intanto scrive un articolo incriminatorio nei confronti del sindaco, accusandolo di corruzione e di manipolazione. Accusa anche Frankie, dicendogli che è uguale a suo padre, e suo padre ha tradito tutta la città. Raccolte le 100 firme Trip riesce a candidarsi come sceriffo. Intanto arrivano le analisi del giubbotto di Richie: le cellule ritrovate al di sopra di questo non sono di Sam, ma di una donna.

Commento Personale

A differenza dell’episodio precedente questo qui è stato davvero ricco di colpi di scena e ricco di tensione, uno di quegli episodi nel quale non riesci a staccare lo sguardo dallo schermo. La scena del dibattito in tribunale, nonostante fosse stata alquanto scontata dato che il nostro caro sceriffo ha detto esattamente come si sarebbe svolta, ci ha tolto il fiato e ci ha fatto davvero capire quanto sia ingiusto, prepotente e corrotto quest’uomo che si trova a capo delle forse dell’ordine. Ciò che ci ha lasciati un po’ perplessi è stato il comportamento di Frankie, non solo in questo episodio ma già nei precedenti: inizialmente era scontroso con i Lisko e ha assunto l’aria dell’antagonista, poi si è reso conto dell’essere che è suo padre e ha deciso di ribellarsi a lui, decidendo di stare dalla parte della giustizia e di Sam, che tra l’altro secondo lui è innocente. E adesso dopo tanti discorsi moralisti verso suo padre si è lasciato soggiogare da lui e ha fatto esattamente il suo gioco, ha appoggiato la corruzione e l’ingiustizia. Beh, caro Frankie, deciditi da che parte vuoi stare perché stai facendo la figura dell’ipocrita.

Matthew è uno dei personaggi che odio di più, perché nonostante sia un uomo adulto alle volte sembra perdersi in un bicchiere d’acqua e più volte ha dimostrato di essere infantile. Ma in questo episodio lo abbiamo guardato con occhi diversi: ha dimostrato estrema professionalità nel suo lavoro facendo domande giuste alle persone giuste e affrontando chi merita di essere affrontato. Se continua così il nostro parere su di lui cambierà sicuramente. Per quanto riguarda il colpo di scena finale, la nostra primissima reazione è stata pensare chi potesse essere la donna le cui cellule sono state ritrovate sul giubbotto di Richie: tutte le donne protagonisti di questa serie, al momento del rapimento di Richie o erano bambine o non erano ancora nate. Questo significa che la donna in questione all’epoca era già adulta e nel presente non c’è più. Per questo abbiamo pensato che ad aver ucciso Richie sia stata proprio sua madre. Pensandoci bene, così si spiegherebbe il fatto che il ragazzino aveva dei lividi sul corpo, magari era proprio sua madre a picchiarlo. E abbiamo anche pensato che avesse un complice, ovvero lo sceriffo Biggs. Entrambi hanno tenuto per se la registrazione del rapimento di Richie, magari l’uno copriva l’altro e chissà, probabilmente hanno avuto anche una storia d’amore segreta. A distanza di ben due episodi dal finale, al momento la nostra teoria è questa. E qual è invece la vostra?

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