Ieri sera è andata in onda la prima clip, di ben 16 minuti, della Seconda stagione di Skam Italia, che racconterà le vicende dal punto di vista di Martino. 16 minuti che sono riusciti a raccontare una generazione che non si arrende, una generazione che ama.
Già dall’introduzione capiamo che questa stagione avrà sicuramente una profondità notevole. Infatti le voci fuori campo di ragazzi che raccontano episodi di omofobia, ci ricorda quanto questo paese debba ancora lavorare in maniera profonda e decisa per combattere l’omofobia.
Sarà la scritta che diventa arcobaleno, o forse il trailer, sarà stata Roma, la canna fumata in un bagno, quella festa, ma questi 16 minuti ci hanno raccontato di una generazione che non teme l’amore, o almeno ci prova a non temerlo, perché Martino ci ha provato a limonare con una ragazza in quel bagno, lo stesso Martino che in quell’abbraccio con Giovanni si sente forse in trappola, Martino che dorme sul pavimento piuttosto che rischiare di rovinare un’amicizia. Perchè a volte l’amore è sacrificio.
#skamitalia l’introduzione con le voci che raccontano L’ #omofobia interiorizzata di questo paese è da brividi #LoveWins pic.twitter.com/WMtfFG0uGf
— SeriesDesperate (@SeriesDesperate) October 5, 2018
In Skam Italia è l’amore che vince, bianco, grigio, nero, arcobaleno. In questa serie, dove le ragazze dirigono il gioco, dove una ragazza col velo ci insegna che non tutto l’Islam è sottomissione. Una serie che tocca temi delicati in fase adolescenziale e non solo, dove il sesso non è un tabù, ma neanche l’alcol o le periferie che si fondono con i Parioli, dove puoi dire di essere Gay, perché parliamoci chiaro questa generazione cresciuta tra tablet, smartphone, tra Facebook ed una foto su Instagram ha tanti difetti, ma non ha paura dell’Amore. Quello che ti fa battere il cuore, quello per cui vale sempre la pena di combattere.
Personalmente non vedo l’ora di vedere come gli autori gestiranno il percorso di Martino nella scoperta della propria sessualità, in ogni caso trovo che sia così rivoluzionario il personaggio di Martino, in un’Italia che nel 2018 ha riscoperto il sapore dell’intolleranza, dell’omofobia, ci ricorda che “ Alt er love “ o meglio come direbbe Virgilio “Omnia vincit amor et nos cedamus amori ”.