Killers of the Flower Moon Recensione

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Indice

Trama Killers of the Flower Moon

Killers of the Flower Moon, film diretto da Martin Scorsese, è tratto dall’omonimo romanzo di David Grann incentrato su quanto accaduto in Oklahoma, nella contea di Osage agli inizi degli anni Venti del Novecento.

In quel periodo sono stati scoperti nella zona diversi giacimenti di petrolio, permettendo a diversi membri della tribù indiana di Osage di arricchirsi molto. Questo nuovo stato di benessere dei nativi americani catturò l’attenzione di moltissimi bianchi, che desiderosi di far soldi con il petrolio, iniziarono a manipolare, estorcere e sottrarre con l’inganno i beni degli Osage. Parallelamente al loro arrivo in zona si sono verificati una serie di omicidi, aventi come vittime proprio alcuni cittadini facoltosi della tribù.

Essendo i morti tutti proprietari di territori in cui è stata rinvenuta la presenza del bramato “oro nero”, l’FBI decide di aprire un’indagine sui decessi sospetti. Il ranger Tom White (Jesse Plemons) viene incaricato di indagare sul caso e scovare il killer autore di tutti questi omicidi. Nelle indagini interviene anche Ernest Burkhart (Leonardo Di Caprio), giovane reduce della Grande Guerra, sposato con l’indiana Mollie (Lily Gladstone).

killers of the flower moon recensione

Questo è il nostro punteggio 5/5

Commento personale al film

Killers of the Flower Moon è un film devastante e accattivante che mette in mostra la crudeltà, la violenza e l’avidità degli assassini e l’agonia subita dalla nazione Osage.

Martin Scorsese ha creato una storia oscura e complessa con un cast fenomenale e immagini accattivanti che ti spezzeranno il cuore e ti faranno arrabbiare allo stesso tempo.

Il film esplora i temi del razzismo, della complicità e della violenta brutalità contro le popolazioni indigene, offrendo un ritratto straziante che è stimolante ed emotivamente di grande impatto.

Ma ecco cosa ci mostra Killers of the Flower Moon

Killers of the Flower Moon potrebbe essere uno dei migliori film di Martin Scorsese fino ad oggi. 

Il film, basato su una storia vera e adattato dal libro di David Grann, è devastante e mostra la crudeltà, la violenza e l’avidità di William King Hale e dei suoi complici, e l’agonia subita dalla nazione Osage a causa delle loro azioni atroci. . Come regista e scrittore, Scorsese, che ha co-scritto la sceneggiatura con Eric Roth, è al top del suo gioco, creando in modo intricato una storia oscura con una moltitudine di parti in movimento. Con un cast fenomenale, immagini accattivanti e una storia che ti spezzerà il cuore e ti farà arrabbiare allo stesso tempo, Killers of the Flower Moon è un film da non perdere.

Entriamo nel vivo della storia del film

Ambientato nell’Oklahoma degli anni ’20, Killers of the Flower Moon segue il massacro seriale dei membri della Osage Nation da parte del predatore William King Hale (Robert De Niro), un allevatore di bestiame che sfruttava i suoi legami con gli Osage, suo nipote Ernest Burkhart (Leonardo DiCaprio), e altri per uccidere la famiglia di Mollie Burkhart (Lily Gladstone) e una pletora di altri Osage nel tentativo di rubare i soldi del petrolio. Dopo numerosi omicidi e la scomparsa di un investigatore privato e di altri, l’FBI, guidata da Tom White (Jesse Plemons), viene coinvolta nel caso.

La storia stessa è stratificata e si prende il tempo per sviluppare la tensione di fondo prima ancora che l’FBI entri in scena (e che si vergogna di non prestare attenzione finché non viene pagato per farlo). 

La nazione Osage è ritratta con umanità; la loro cultura è meravigliosa, i loro legami sfumati e la loro fiducia in William King Hale ben consolidata. Killers of the Flower Moon ha un modo di bilanciare la malvagità di Hale e compagni. con l’emozione e la profondità della tragedia della nazione Osage, in particolare il modo in cui Mollie e la sua famiglia vengono colpite. 

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Il film mantiene la sua integrità artistica pur ritraendo i dettagli di una storia che richiede la nostra piena attenzione. Nonostante duri tre ore e mezza, Scorsese sfrutta magistralmente ogni momento per darci il quadro generale catturandolo attraverso la vita quotidiana della famiglia di Mollie.

Non manca un po’ di umorismo

C’è qualche sprazzo di umorismo occasionale, ma Killers of the Flower Moon non assolve in alcun modo Hale et al. dei crimini commessi o ci permette di simpatizzare con loro. La storia al centro del film è attuale ancora oggi. Alcuni dialoghi del film, inclusa una battuta sull’oblio della storia e sulle persone che vanno avanti, sono a dir poco veri, e si riverberano dentro di noi mentre siamo chiamati a prestare maggiore attenzione a coloro i cui crimini rimangono incontrollati, a come la storia ha plasmato certe narrazioni. e, in alcuni casi, li ha nascosti completamente. A volte rende Killers of the Flower Moon difficile da guardare, ma ancora più potente ed efficace grazie all’inquadratura di Scorsese.

La fotografia del film è una parte importante di Killers of the Flower Moon

Il film è anche una festa visiva per gli occhi. L’illuminazione del direttore della fotografia Rodrigo Prieto è calda, facendo risaltare i colori della terra, ma anche distorta per mostrare gli aspetti fuorvianti della storia. Insieme a una sceneggiatura intensa e straziante, il linguaggio visivo del film prende davvero vita. Scorsese riunisce ancora una volta un cast eccezionale per dare vita alla storia. 

Leonardo Di Caprio e Robert De Niro senza dimenticare Lily Gladstone
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Leonardo DiCaprio ritrae Ernest come un uomo dalla mentalità meschina, senza una vera spina dorsale quando si tratta di tenere testa a suo zio. L’attore cammina su una linea sottile tra sincerità e crudeltà, con una brama di denaro che guida le sue azioni. È come se Ernest credesse di fare la cosa giusta, ma DiCaprio si tira indietro nel renderlo comprensivo, la sua performance mostra i modi in cui funziona la complicità e allo stesso tempo indossa una maschera di gentilezza.

Robert De Niro è più semplicemente spietato nei panni di William King Hale. De Niro trasmette la complessità dell’amicizia di Hale con gli Osage, una farsa di fiducia e connessione che guida il ritratto dell’attore di un uomo malvagio e dalla doppia faccia. 

Ma è Lily Gladstone a rubare la scena nei panni di Mollie. La performance di Gladstone sottolinea la forza silenziosa di Mollie, la sua determinazione nel voler risolvere gli omicidi e l’essere colta di sorpresa dall’amore e dalla fiducia. L’intonazione, il linguaggio del corpo e le espressioni facciali dell’attrice parlano chiaro; è una performance che rimarrà con te per molto tempo dopo la fine del film. Non è una sorpresa che la performance di Gladstone sarà oggetto di una campagna per gli Oscar nella categoria migliore attrice: è così bello.

Il razzismo è la trama centrale del film

Il film è un ritratto straziante che espone il risultato devastante di un sistema razzista e della violenta brutalità combattuta contro le popolazioni indigene. Killers of the Flower Moon è incommensurabilmente accattivante e avvincente; è agghiacciante ed emozionante, e dubito che qualcuno si allontanerà dal film – soprattutto considerando il modo in cui è impostato il suo finale – senza sentirsi commosso da ciò a cui ha appena assistito. 

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Il risultato più grande di Killers of the Flower Moon è quello di raccontare una storia molto personale collegando al tempo stesso le umiliazioni e la violenza che Mollie e gli Osage hanno dovuto affrontare a un sistema ingiusto. Scorsese dimostra ancora una volta cosa può essere il cinema: riflessivo, evocativo, viscerale.

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