Questo è il nostro punteggio 2.5
Commento personale al film
Mentre il remake live-action di Mulan della Disney ha dovuto affrontare diversi ritardi di rilascio a causa della pandemia di coronavirus , il suo tanto atteso debutto su Disney Plus a settembre è sembrato perfettamente al momento – e lo fa ancora due mesi dopo, quando il film diventa disponibile gratuitamente per gli abbonati del servizio di streaming. I messaggi del film di emancipazione femminile, coraggio e devozione alla famiglia sono tutti particolarmente toccanti mentre navighiamo in un mondo in cambiamento e incerto.
Ma cosa ci mostra oltre questo MUlan?
Come nell’amato film d’animazione del 1998, Mulan (Yifei Liu) fatica a trovare un equilibrio tra l’abbraccio delle sue capacità e l’onore della sua famiglia in Cina. Come donna secoli fa, le è stato detto che è suo dovere portare onore attraverso il matrimonio. Ma fin dalla giovane età, il padre di Mulan vede che è benedetta con un’energia speciale, o “chi”. Man mano che cresce, non è solo Mulan che deve affrontare la lotta per nascondere le sue capacità; suo padre prova anche il dolore straziante di dover trascurare le capacità di sua figlia solo perché è una ragazza.
“Chi è per i guerrieri, non per le figlie”, le dice suo padre da bambina. “Presto sarai una giovane donna, ed è ora che tu nasconda il tuo dono.”
Questa narrativa spesso ripetuta porta Mulan a sentirsi come se non appartenesse né a un mondo di uomini né a un mondo di donne. La sua famiglia le ha detto di “imparare il tuo posto”, ma ciò si rivela piuttosto impegnativo quando quel posto apparentemente non esiste.
Il remake, che è punteggiato da acrobazie sbalorditive di guerrieri armati di spada che si contorcono a mezz’aria, adotta un tono più serio e drammatico rispetto al suo animato predecessore. Questo è evidente in assenza di canzoni come I’ll Make a Man Out of You e Honor to Us All. Mentre i brani orecchiabili sono una parte importante del fascino di molti film Disney, la loro inclusione qui sarebbe sembrata forzata e la trama avvincente di Mulan è sufficiente per portare il film.
C’è una potente interpretazione strumentale di Reflection che suona insieme a un montaggio commovente di Mulan che abbraccia le sue abilità più avanti nel film, che sembra, dico sembra perché comunque in alcune scene le canzoni dell’originale arrivavano alla mia mente e questo influenzava la mia visione del film, un cenno sufficiente alla musica amata della versione animata. La sua famiglia dice a Mulan di “imparare il tuo posto”, ma questo si rivela piuttosto impegnativo quando quel posto apparentemente non esiste.
Il tono più pesante significa anche che l’umorismo è ridotto. Non vediamo l’arguta nonna di Mulan nel remake e Mushu è notevolmente scomparso. Invece, il padre di Mulan invoca il potere di una fenice – un simbolo a cui si fa riferimento in tutto il film – per vegliare su Mulan. La mancanza di umorismo si manifesta anche in una Mulan adulta che è meno coraggiosa e turbolenta della sua controparte animata, il che le toglie un po’ del fascino che la rende così riconoscibile e amabile. Ma alla fine è una piccola perdita che lascia il posto a un personaggio guidato e concentrato senza paura.
Abbiamo perso dei personaggi ma acquisiti di nuovi
Con l’eliminazione di alcuni vecchi personaggi, ne vengono introdotti anche di nuovi. Il remake dà a Mulan una sorella, probabilmente come mezzo per giustapporre il comportamento sfrenato del personaggio principale con quello di una figlia “educata”. Il fortunato cricket della versione animata viene reinventato come un commilitone di nome Cricket, e ci sono alcuni tentativi di intrecciare un umorismo mite nel suo ruolo, ma nessuna delle battute rende bene come nell’originale.
Veniamo anche introdotti a Xianniang (Gong Li), una strega che spesso assume la forma dell’uccello dell’antagonista Böri Khan. Inoltre assume le sembianze di vittime di sesso maschile quando ha bisogno di portare a termine uno schema. Come Mulan, Xianniang lotta per essere accettata, ed è quindi spinta a servire Khan in cambio della sua promessa di fornire “un luogo dove i tuoi poteri non saranno denigrati”.
L’introduzione di Xianniang conferisce una dimensione maggiore alla storia quando arriviamo a vedere i paralleli tra la sua vita e quella di Mulan. Sono entrambe emarginate che scelgono di camuffarsi per adattarsi. La differenza fondamentale, ovviamente, è che Mulan usa il suo aspetto per combattere per il bene, mentre Xianniang difende il male, e ci viene presentata la possibilità di ciò che Mulan potrebbe diventare se lei dovesse lasciare che l’amarezza della sua esclusione prendesse il sopravvento sul suo cuore.
Lo sviluppo del personaggio di Xianniang e il rapporto in evoluzione con Mulan è uno degli attributi più sorprendenti del film. Vedere due donne lottare per un posto nel mondo mentre si elevano a vicenda è rinfrescante e stimolante, in particolare in un momento in cui i problemi portati alla luce dal movimento MeToo continuano a influenzare le donne in tutti i settori e ceti sociali.
La fine del film offre una bellissima risoluzione alla lotta tra il bilanciamento dei bisogni personali con il desiderio di servire la famiglia. Ci viene spesso detto, in particolare attraverso film e programmi TV, che queste due priorità si escludono a vicenda. È rinfrescante che Mulan sia finalmente in grado di trovare il suo posto e il suo scopo mentre mostra anche devozione alla sua famiglia.
Quel tipo di devozione alla famiglia e all’aiuto degli altri assume oggi un significato speciale. Poiché la vita di tutti i giorni è sconvolta dalla pandemia di coronavirus, molti di noi si sono ritrovati a riflettere sulle relazioni che contano di più. L’incertezza offre l’opportunità di apprezzare tutto ciò che abbiamo in questo momento e la possibilità di sostenere chi è nel bisogno. Gli atti di amore e devozione di Mulan verso la sua famiglia sono un toccante promemoria che possiamo attingere alle nostre capacità e capacità per aiutare gli altri.
Il film è anche una testimonianza del potere del coraggio. Come le dice il padre di Mulan, “Non c’è coraggio senza paura”. È naturale sentirsi preoccupati per lo stato del mondo, per il nostro scopo e il nostro destino. Ma avere il coraggio di andare avanti ed essere la versione migliore e più autentica di noi stessi nonostante l’incertezza è una delle cose più coraggiose che possiamo fare. Continuare a combattere, contro ogni previsione, per noi stessi e per coloro che ci circondano è davvero l’impresa di un guerriero moderno.
Voi cosa ne pensate?
