Serie TV Battle: The Resident VS The Good Doctor

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Questa settimana vanno a confronto due nuovi medical drama usciti nel corso uno dell’autunno 2017/2018 e cioè The Good Doctor e l’altro nella primavera 2017/2018. Entrambi ritornerà in autunno ma ancora non sappiamo quando di preciso, ma non appena avremo le date prémiere le inseriremo nel nostro calendario.
Questi due medical drama sono in primis molto diversi tra loro ma soprattutto sono molto diversi da tutti gli altri a cui siamo stati abituati fino ad ora. Vediamo allora insieme perché una è migliore dell’altra!!

MOTIVI PER CUI THE RESIDENT E’ MIGLIORE DI THE GOOD DOCTOR

1) Empowerment femminile

The Resident fa molto affidamento sul potere delle ragazze, vedremo anche una solida rappresentazione di questo attraverso il personaggio di Emily VanCamp. La quale interpreta Nic infermiera forte e dedita che, nonostante le sue perdite personali dovute a cure mediche irresponsabili, continua a lavorare per difendere i medici e gli infermieri che cercano e fanno il bello. Non solo il suo personaggio possiede un amore incrollabile per la sua professione, ma dimostrerà di comprendere il significato dell’empowerment femminile. Il personaggio interpretato da Emily VanCamp è basato e scritto sulla storia di un’infermiera che ha denuncito un oncologo per una diagnosi errata dei suoi malati di cancro, ma che purtroppo ha perso molto negli sforzi per denunciarlo. Quindi tanto di cappello a questa attrice che interpreta un ruolo davvero formidabile!!

2) Le verità invisibili e brutte nel mondo della medicina

Anche se non sorprende che i pazienti non siano sempre consapevoli di ciò che accade durante le loro visite mediche, sarà sconcertante vedere quanto non sappiamo quasi nulla alle volte. The Resident aprirà il sipario su tali verità presentando situazioni che sono gestite in modo discutibile. Il personaggio di Greenwood, il dottor Solomon Bell, sarà la punta di diamante di un comportamento così discutibile, poiché gestisce le situazioni in modo leggermente diverso rispetto al medico convenzionale. Che si tratti di nascondere gli errori di un intervento chirurgico andato male o di utilizzare una posizione di potere per prendersi il potere, il personaggio del Dr. Bell rappresenta i segreti della medicina moderna.

3) Matt Czuchry ed Emily VanCamp la coppia che ha fatto innamorare tutti fin dal pilot

Czuchry e VanCamp sono diventati in una sola stagione la coppia più amata della TV. Se prima c’erano Ellen Pompeo e Patrick Dempsey, adesso sono loro che tutti amano!! Un dramma medico non è privo di relazioni complicate e scene di sesso e The Resident non fa eccezione. Mentre lo staff dell’ospedale ha tutte le cose da seguire tra pazienti e interventi, la relazione di Czuchry e VanCamp è una trama interessante da seguire. Anche se non sappiamo molto della natura o dell’inizio di questa relazione è comunque qualcosa che ci intriga ancora di più e che ci fa innamorare ancora di più di questa coppia!!

4) Un cast forte e variegato

Ciò che aggiunge fascino e intrighi a The Resident non è solo nella sua controversa interpretazione di un ambiente medico, ma anche nella diversità del suo cast. Mentre in molti drammi medici siamo abituati a vedere principalmente un gruppo di medici caucasici, The Resident cercherà di mescolarlo con diverse etnie. Oltre a Manish Dayal, che interpreta lo specializzando del primo anno, il dott. Devon Pravesh, di origine sud-asiatica, il cast includerà l’attrice della Guyana, Shaunette Renee Wilson (come Mina Okafor), Merrin Dungey (come CEO Claire Thorpe) e l’attrice istraelo – americana Moran Atias interpreta Renata Morali. Il cast trasuda individualità con ogni personaggio che porterà ognuno la vita alla storia che circonda The Resident.

5) L’episodio di molestie sessuali

Il momento non poteva essere migliore per trasmettere un episodio che evidenzia un argomento importante e sensibile. The Resident nella sua prima stagione e a metà della sua corsa ha avuto un episodio basato su di esso. L’episodio ruota attorno al personaggio di VanCamp, vittima di molestie sessuali sul posto di lavoro. E’ un episodio davvero ben fatto e curato e niente è lasciato al caso, qui trovate la recensione di quell’episodio!!

MOTIVI PER CUI THE GOOD DOCTOR E’ MIGLIORE DI THE RESIDENT

1) Freddie Highmore

Il motivo più ovvio per guardare The Good Doctor è la sua star, Freddie Highmore, che interpreta il medico autistico Shaun Murphy. A detta di tutti (anche recensioni negative critiche dello show), Highmore è perfetto. Non solo il suo ritratto di un autistico con la sindrome di savant viene ben visto da coloro che conoscono personalmente la malattia, la sua esibizione viene apprezzata dai critici che la definiscono la parte migliore dello spettacolo.

2) Il ritratto dell’autismo è abbastanza curato

Già in passato si era affrontata la tematica dell’autismo nel mondo delle serie tv, basti pensare per esempio a Parenthood. Come in Parenthood anche in The Good Doctor gli autori e i produttori vogliono far emergere un messaggio forte che è quello che chiunque possa svolgere un qualsiasi tipo di lavoro e integrarsi nella comunità, piuttosto che essere isolato all’interno della stessa. In questi primi episodi già si vede un po’ l’evoluzione di Shaun e di come cerca di migliore l’interazione con gli altri.

3) Un altro medical drama…?!?

Questo credo che sia un punto fondamentale da considerare se ci si vuole avvicinare a The Good Doctor. La serie TV si svolge si all’interno dell’’Ospedale San Jose St. Bonaventure e ci sono ogni settimana casi medici da risolvere come ogni medical drama che si rispetti. Ma in questo caso The Good Doctor mira a far vedere come Shaun sia in grado di vedere e trovare la soluzione grazie alla sua brillante mente e come tutti siano scettici all’inizio nel non credere che sia giusto ma alla fine nel doversi ricredere.

4) I flashback

Molti di voi si domanderanno a cosa servano i flashback in un medical drama, ma come vi dicevo al punto 3 questo non è il solito medical drama. Infatti i flash back servono ad aiutarci a capire e a scoprire la storia di Shaun, come mai abbia scelto di diventare medico. Ci aiutano a scoprire come mai in certi momenti riesce ad interagire con le persone e altre volte no. Conosciamo la storia della sua famiglia e del perché lui sia rimasto solo.

5) L’impudenza di Shaun

Shaun è un po’ il so tutto io della situazione e a volte può creare problemi all’interno dell’equipe in cui è inserito e soprattutto dei pazienti. Non importa sé stanno ancora discutendo sui sintomi che presente il paziente e parlando della possibile terapia. Shaun ma soprattutto il suo cervello inizia ad analizzare le cause e l’organo preso a riferimento e trova la soluzione e la dice senza nessuna remora. Lascia così spiazzati i colleghi che lo guardano con stupore e i pazienti terrorizzati.

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