The Haunting of Hill House 1 x 03 “Touch” Recensione

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Quando ho sentito per la prima volta la premessa per questo spettacolo, ero scettica, sapete no perché prendere un libro se lo userai solo come punto di partenza per una trama completamente nuova? Ma The Haunting of Hill House è davvero il meglio e lo dimostra nel suo episodio 3 e sto iniziando a vedere il genio nel modo in cui il regista Mike Flanagan ha realizzato un dramma familiare moderno con il materiale originale di Shirley Jackson. Lo spettacolo ha più in comune con le prime stagioni di Lost, con i suoi approfonditi studi sui personaggi e le sferzate di una forza mostruosa al di là della nostra comprensione, che con qualsiasi film horror che abbia mai visto.

Fatta questa piccola premessa a questo terzo episodio passiamo alla trama che ci racconta le origini del potere speciale di Theo si rivelano un po’ approssimative. Infine, ci viene data la famosa scena del romanzo “Di chi tenevo per mano?”, tranne che è Theo che tiene la mano spettrale, che pensa sia di sua sorella Nell. In seguito, è in grado di intuire le cose – e le persone – mettendole le mani sopra, come una semplice scatola di legno che, per la gioia dei suoi genitori, risulta contenere una bottiglia di vino vintage. Stiamo acquisendo sempre più la sensazione di come sia la vita domestica di Hill House, e alcuni di essi sono abbastanza normali – come deve essere, perché l’horror abbia il massimo effetto. Mckenna Grace (giovane Tonya in I, Tonya), con il suo sorriso storto e un’allegra scrollata di spalle, è perfetta per trasmettere l’aspetto da bambina robusta di Theo. Ma il vortice di impressioni diventa un po’ troppo, e Theo si sente sollevata quando sua madre si presenta con un paio di guanti per bloccarli. Si scopre che le donne della famiglia, da parte della mamma, tendono ad essere “sensibili”.

Il primo episodio era incentrato principalmente su Steve; il secondo ci ha dato uno sguardo più da vicino a Shirley. Ora vediamo Theo da adulta, e la sua vita da bambina a Hill House, al lavoro come psicologa infantile, che è un modo profondamente altruista di usare i suoi poteri. La bambina che sta cercando di aiutare ha alzato talmente tanti muri nella sua mente che Theo non riesce a vedere nella sua mente. Ma quando fa una visita a sorpresa ai genitori adottivi della bambina, il loro divano del seminterrato cela il segreto dei suoi problemi comportamentali. Stiamo iniziando a vedere uno schema: potrebbe esserci una spiegazione banale per cose che appaiono soprannaturali, come l’uomo inquietante che la ragazza chiama “Mr. Sorriso”, ma la verità è in realtà più inquietante.

La famiglia adottiva vive in una bella casa coloniale fatta di mattoni rossi che sembra perfettamente rispettabile dall’esterno. Anche Hill House sembra quasi bella alla luce del sole, e ha alcune caratteristiche interessanti, come l’interfono vecchio stile, a forma di tromba, che collega una delle camere da letto alla cucina. Peccato che il montacarichi vada in una sola direzione. Ma se una casa è come un essere umano – un’idea che Olivia ha introdotto nell’ultimo episodio, e una che viene direttamente da Shirley Jackson – è tanto buona quanto noi a nascondere ciò che c’è dentro.

In contrasto con le sue sorelle, Theo indossa una spessa maschera di trucco e proietta un atteggiamento di invulnerabilità. È una sorpresa quando si apre alla donna che ha incontrato al bar, che lei chiama – per placare il suo dolore per Nell. Il video su cui balla, da bambina, in una stanza vuota a Hill House è “Cold Hearted” di Paula Abdul (che, per inciso, ci fa fare un salto alla fine degli anni ’80), e nel primo paio di episodi avrebbe potuto guadagnarsi quella descrizione, ma non più. Il momento in cui coraggiosamente mette le mani sul cadavere di sua sorella, pronta a vedere cosa le è successo, potrebbe essere stata una mossa astuta per farci saltare dalla sedia e metterci i brividi a buon mercato, ma Flanagan sceglie saggiamente di non farlo. Le urla e i singhiozzi di Theo, da solo nella stanza, non sono solo terrificanti, ma anche strazianti.

COMMENTO PERSONALE ALLA PUNTATA
Theo tra tutti i fratelli penso che sia quella più interessante forse perchè è la sorella di mezzo e quindi mi ci rispecchio abbastanza bene, ma credo davvero che è quella che riuscirà a darci e a dare ai suoi fratelli delle risposte su Hill House e cosa si cela realmente in quella casa. Ormai poi mancano solo le storie dei gemelli e penso che saranno gli episodi successivi della serie, e una volta presentati loro allora ci sarà la svolta vera e propria e penso che si ritornerà a Hill House. Voi cosa ne pensate?

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