The Good Place – Recensione 2×11 “Rhonda, Diana, Jack e Trent”

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Un gran bel e oscuro viaggio è quello che i protagonisti stanno facendo per raggiungere la Parte Cattiva e attraversare il portale che li congiungerà al giudice, che dovrebbe ascoltarli e mandare nella Parte Buona. Ci riusciranno?

Eleanor e i suoi amici giungono nella Parte Cattiva travestiti da demoni (molto stile anni 50). Mentre i ragazzi vengono lasciati da Michael in un tranquillo museo del posto, quest’ultimo si mette alla ricerca di quattro spillette che verranno utilizzate per passare attraverso il portale. In un primo momento sembrerò non riuscirci, ma mentre partecipa a una riunione con Shawn, le trova attaccate su alcune giacche di alcuni suoi colleghi.

Intanto i quattro protagonisti avranno a che fare con un’imprevista festa proprio nel museo, dove saranno a contatto con demoni e con i strani e curiosi monumenti del luogo. Michael viene scoperto e fuggirà in tempo con le spille, ma verrà raggiunto da Shawn proprio quando arriverà alla festa. Fortunatamente i protagonisti riusciranno a scappare, ma una volta raggiunto il portale Michael si accorgerà di aver preso tre spille invece che quattro, e cederà la sua spilla a Eleanor per lasciarla passare. L’episodio si conclude con la sua cattura.

 

 

Dopo aver visto questo episodio la prima cosa che mi viene da dire è: Ma che palle Chidi! E’ una lagna continua, lui e la sua etica. Ci sta perfettamente che una persona viva solamente di etica, ma ogni tanto una pausa ci sta, soprattutto se si parla della propria sopravvivenza. Questo è stato uno di quegli episodi abbastanza “ansiosi”, anche se, le battute non erano così poche, anche se non sono riuscito a godermele bene data l’alta tensione dell’episodio.

Questo piccolo stralcio di Parte Cattiva sembra ritrarre perfettamente tutto il distretto: cupo, triste, pauroso e non so perché mi ha dato davvero l’impressione di un luogo davvero caldo. A volte mi ha anche ricordato la Loggia Nera di Twin Peaks, anche se è impossibile fare un paragone. Ciò che è davvero ironico e che forse smorza la tensione è l’abbigliamento del luogo, lo stile anni cinquanta è davvero particolare e ha reso la Parte Cattiva molto diversa dall’immaginario collettivo. Ma poi, amanti di Le Regole del Delitto Perfetto, quanti di voi hanno amato la comparsa di Behzad Dabu (Simon in HTGAWM) in questo episodio?


Cartellino Verde per l’episodio:

La nuova ambientazione mi è piaciuta molto, è stata gestita molto bene: anche se si tratta di un luogo orribile, i suoi abitanti e la scenografia sono davvero insoliti e molto buffi. Odio profondo per Chidi che è diventato pesante e noioso, i suoi discorsi sull’etica sono pesanti e non mi fanno per niente ridere.

Alla settimana prossima con un nuovo episodio di The Good Place!

 

 

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