Dopo due puntate in cui la seconda stagione ha voluto affrontare e chiudere il caso di Rindell, The Good Fight ritorna al format dell’evento storico con un caso che ha trattato un argomento molto importante e rilevante al giorno d’oggi e soprattutto far riflettere i nostri personaggi sulla situazione attuale e la morte come una minaccia sempre in agguato.
The Good Fight è sempre stato disposto a discutere gli argomenti più caldi della società e questa settimana ne è la prova. Nei tempi di #MeToo, la discussione sul sesso consensuale dietro le quinte di un programma televisivo simili Grande Fratello è qualcosa di unico e che va affrontato sempre al meglio. La serie è stata inchiodata in ogni momento, i difensori dello show televisivo volevano far credere tutt’altra cosa e Marissa alla fine è riuscita a sbrogliare la situzione analizzando ogni telecamera fino a quando siamo giunti alla conclusione, dove abbiamo visto che il produttore dello show ha fatto in modo che la ragazza venisse violentata e tutto questo per avere più ascolti. Il discorso della vittima sulla reazione dell’uomo nella situazione è stato un altro punto molto interessante.
Un’altra scena molto interessante e dal ritmo serrato è stata la discussione di Marissa e Jay su come qualcuno di così “intelligente” potesse vedere un reality show tipo Grande Fratello. Trovo ridicolo che le persone debbano voler ridurre e ricondurre le persone a causa del modo in cui gli piace divertirsi guardando A o B in TV. Ogni anno vediamo questo quando inizia o la nuova stagione del Grande Fratello VIP o semplice o addirittura C’è Posta Per te, insomma siamo subito indotti ad etichettare la gente intorno a noi rispetto a ciò che guarda e come si diverte. Penso che ciò che la gente dovrebbe capire è che tutti possono vedere ciò che vogliono senza etichettare o giudicare nessuno, la televisione è divertente e tutti si divertono con quello che vogliono.
Jay, you have such a way with words. 😂 #TheGoodFight pic.twitter.com/HIRgO6GI5x
— thegoodfight (@thegoodfight) March 19, 2018
Parlando di Marissa, è stata meravigliosa per tutto l’intero episodio. Lei e Maia hanno fatto una grande coppia e tutti i momenti delle due ragazze insieme sono stati eccellenti. Le due discutendo le possibilità di morire e quello che avrebbero fatto se fossero sopravvissute hanno dato molto. E che mi dite di Marissa che flirta con il pompiere che è venuto in loro soccorso mentre era a rischio la loro di vita? E alla fine lo ha pure conquistato, anche dopo il casino con Maia al bar. E’ stato un bel sollievo comico anche coinvolgendo una delle parti più tese dell’episodio.
No one is safe—not even Diane Lockhart. 😧 Stream the newest full episode: https://t.co/qRjBxm9AAI #TheGoodFight pic.twitter.com/p3D5Z7bbAW
— thegoodfight (@thegoodfight) March 18, 2018
Chi ha avuto il suo momento migliore è stato Jay e la sua indagine sull’origine della lettera. All’inizio mi ero già resa conto che la lettera era arrivata da qualcuno all’interno dell’ufficio e stava scommettendo pesantemente su Liz come l’autrice di tutto, nel tentativo di destabilizzare Diane. Anche dopo che Jay ha trovato il colpevole in una grande scena per venire alla confessione, ho pensato che avremmo scoperto che Liz aveva usato il suo computer o qualcosa del genere. Fortunatamente questo non è successo, preferisco che gli attacchi siano ancora più sottili.
Ma a quanto pare Liz non dovrà lavorare duramente, perché Diane non si aiuterà e lei che usa i funghi non andrà a finire bene. La scena in cui sfreccia attraverso i canali TV e non riesce a distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è è bizzarra. Se pensiamo che anche noi non saremmo sorpresi dalla notizia che il maiale sia vero, penso che possiamo concludere che il mondo è un posto strano. Ad ogni modo, l’uso dei funghi ha generato solo strani momenti per ora, ma spero nel peggiore in qualsiasi momento. In effetti, un momento è stato sensazionale. Il volto di Christine Baranski che dice “Bene. E fottiti!” Era semplicemente meraviglioso. Che scena surreale.
Diane sembra aver lasciato andare la paura della morte per una volta, ma non penso che questo episodio segnerà la fine di questa trama della minaccia per gli avvocati, che dovrebbe andare avanti per un po’. La scena del giudice che spaventava tutti nell’aula di tribunale era per dimostrare quanto fosse forte la paura in quell’ambiente, e anche con uno scherzo quando ha colpito con il martello, la situazione non era chiaramente calma.
Everyone's a little on edge. 😬 #TheGoodFight @robreiner pic.twitter.com/9kVTKOtDxs
— thegoodfight (@thegoodfight) March 18, 2018
In un episodio che ha funzionato tendendo però il piede sul freno ha comunque fornito una buona discussione e un sacco di divertimento, The Good Fight sta consolidando una seconda stagione buona come la prima e, mi permetto di dire, che forse potrebbe essere addirittura migliore. Con la rivalità tra Diane e Liz spalancata e la trama degli omicidi ancora vivi, la serie ha tutto per continuare eccellentemente, basta non esagerare con i funghi allucinogeni di Diane.