Sean Bean indaga nella nuova serie britannica The Frankenstein Chronicles contro un assassino che confeziona parti per bambini in nuovi corpi. Prima o poi, anche l’autrice Mary Shelley lo incontrerà.
Londra, 1827
In “World Without God”, il primo di sei episodi, facciamo la conoscenza del poliziotto accigliato John Marlott – interpretato da Sean Bean . Non una brutta ragione per iniziare la serie, perché l’attore da’ peso al tragico ruolo investigativo, che è assolutamente necessario.
A parte un po’ di storia di famiglia allegra, che si è conclusa bruscamente con il fatto che la moglie e il figlio erano apparentemente uccisi da essere trascinato da lui la sifilide, Marlott ha lavoro non particolarmente positivo quando si guarda per la prima volta sulla spalla della polizia. In primo luogo, deve rilevare la corruzione tra i suoi colleghi e poi trova anche il cadavere di un bambino sulla riva del Tamigi. A quanto pare, il ritrovamento non è un corpo, ma il risultato di otto parti rattoppate di diversi bambini. E la creatura morta si è appena mossa?
Sir Robert Peel ( Tom Ward ) sollecita Marlott a indagare sul caso, il che porta con sé un’esplosività politica. Per coincidenza, l’Anatomy Act è in discussione in parlamento, che dovrebbe modernizzare la medicina e consentire solo ai chirurghi autorizzati di esercitarsi. Il primo sospetto si applica quindi a un concorrente laterale sconosciuto del settore. Alcuni test forensi con una carcassa di maiale più tardi ingaggia un ragazzo orfano come informatore e identificato con il suo partner Mr. Nightingale (Richie Campbell ) nei casi di bambini scomparsi segnalati.
La sua indagine non sarà più facile per Marlott quando si renderà conto che la brutta sifilide è tornata. Per lui, questo significa trattamento ripetuto di mercurio, che provoca cattivi sogni e allucinazioni. Il percorso di una ragazza scomparsa di nome Alice alla fine lo porta, nonostante le condizioni avverse ad un riparo ombreggiato dove Billy Oates (Robbie Gee) guida un gruppo di predatori bambini e a quanto pare anche commerci loschi con loro. Purtroppo, la ragazza in abito rosa che sta cercando non la trova, ma Marlott trova una poesia di William Blake criptica (Steven Berkoff), che farà gli onori di casa nel secondo episodio.
Sfortunatamente, l’episodio non va bene per il piccolo informatore. Viene ucciso dal sarto omicida e fatto diventare in un’altra “creatura”.
Questo episodio ha contagiato molti dei criminali del periodo che sono familiari a serie come Taboo, Ripper Street e Peaky Blinders: luci soffuse, luoghi sudici, stile tweedy, copricapi abbondanti, esplosioni di violenza viscerale.
Un cast di supporto di classe ha lasciato intendere che l’intrigo sarebbe arrivato: l’aristocratico tedesco Frederick Dipple (Laurence Fox) appariva malvagio e la sarta vedova Esther Rose (Maeve Dermody) era un potenziale interesse amoroso. Si sta configurando come una battaglia tra chiesa e stato, con Marlott da qualche parte nel mezzo.