Non mi sono mai fidata di Alistair. Fortunatamente The Cry Episode 3 fornisce ancora più motivi per odiarlo, in quanto risulta non solo inutile, ma anche narcisista, psicotico e potenzialmente un killer di bambini. E anche morto, come succede.
Sì, so che dovremmo sospettare di Joanna , ma con la manipolazione di Weird Al che è così sfacciata è difficile immaginare che qualcuno sia responsabile della morte di Noah, ma lui. Oh, baby Noah è morto, a proposito – è stato stabilito anche questa settimana, come abbiamo appreso che era stato (potenzialmente) avvelenato inavvertitamente da una Joanna dagli occhi annebbiati subito dopo il volo di lungo raggio dalla Scozia, e poi portato in giro come una terrificante bambola fino a quando Alistair ha gettato il suo cadavere in una sacca da viaggio e l’ha seppellito sotto un albero magico. Le sue parole, non mie.
Ma la vera bomba di The Cry Episode 3 è che il processo a cui continuiamo a lampeggiare è in realtà sulla morte di Alistair, non sulla morte di Noah. Beh, potrebbe essere entrambi, in realtà. È difficile a dirsi, dato che i trionfi strutturali della sfilata significano che le cose continuano ad accadere fuori sequenza e poi a ripetersi con un contesto aggiuntivo, che è un po ‘noioso. E ci sono anche deviazioni occasionali per sequenze di sogni davvero esagerate in cui Joanna scava attraverso la terra in un turbinio di cenere e un filtro arancione davvero intenso.
La domanda su chi ha ucciso Alistair è improvvisamente più importante del mistero di quello che è successo a Noah, perché Weird Al è così detestabile che sono sinceramente ansiosa di vederlo smorzarlo. Quello che spero di più è un incontro di squadra all’ultimo minuto tra Joanna e Alex, e Lord sa che se lo meriterà, anche se alla domanda dovrebbe essere chiesto che cosa hanno visto entrambi nel primo posto. Quando Al va a vedere Alex ad un certo punto in The Cry Episode 3, lei menziona i suoi “affari”, al plurale.
Ad essere onesti, però, lo spettacolo è troppo odioso perché io possa interessarmi in entrambi i modi. È ancorato da performance forti (in particolare quelle di Leslie e Keddie – Coleman è un po’ troppo qui) ma è ostacolato, male, dai suoi compiaciuti sforzi per giocare con i fatti. Ovviamente è così che funzionano i buoni thriller, ma The Cry non è un buon thriller, è inutilmente complicato ed è assolutamente terribile nel comunicare realmente l’orrore di ciò che stiamo guardando.
COMMENTO PERSONALE ALLA PUNTATA
Nel complesso è stato forse l’episodio peggiore tra tutti. Forse il finale sarà degno di nota e tutto avrà più senso e le risposte che riceveremo saranno abbastanza soddisfacenti da valerne la crescita, ma diciamo che ho i miei dubbi. Voi cosa ne pensate?