The Cry 1 x 01 “Episode 1” Recensione

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Ho visto finalmente il pilot di questa nuova serie TV britannica con protagonista Jenna Coleman, per cui vediamo cosa ne pensate voi di questo suo nuovo ruolo e soprattutto di questa nuova serie. Ma prima passiamo alla recensione del primo episodio!

Cosa succede se perdi un figlio? È quasi una domanda impossibile da rispondere o da immaginare, e non sopporta il pensiero. Ma nella nuova serie di drammi psicologici The Cry della BBC, siamo caduti proprio nel bel mezzo di quella crisi. Nell’apertura del primo episodio, Jenna Coleman dice nel suo monologo emotivo: “Di tutte le cose che possono accadere ad una persona, ci sono alcune cose che potrebbero essere peggiori. Puoi pensarci? Non ce ne sono.”

Coleman interpreta Joanna, una madre che lotta a casa per prendersi cura del suo bambino mentre il marito e il padre Alistair (Ewen Leslie) lavora come consigliere del governo. Non prende mai il suo ruolo genitoriale sul serio, almeno così io l’ho intepretato, con il piccolo Noah, tendendo a malapena a lui, nemmeno quando piange di notte e ha addirittura i tappi nelle orecchie. Le complicazioni più profonde aumentano quando Alistair deve viaggiare con Joanna e Noah in Australia per ottenere la custodia di sua figlia da un precedente matrimonio. Ed è in Australia, dove Noah scompare.

C’è una certa qualità di Gone Girl subito, come l’apertura mostra Joanna che applica il trucco e indossa un vestito rosso davanti a un branco di macchine fotografiche scattanti. Il primo episodio non rivela molto, ma la costante attenzione dei media sarà un probabile tormento per lei.

La storia oscilla avanti e indietro tra le varie fasi: prima del rapimento, dopo, come Joanna e Alistair si sono incontrati. La scrittrice Jacquelin Perske (adattando il romanzo di Helen FitzGerald) getta in alcuni frammenti enigmaticamente presentati, lasciandoci, come ogni buon dramma-mistero, per capire il loro significato.

Questo episodio è il più forte nel descrivere le lotte della maternità: gli occhi critici, il non sapere certi fatti sui bambini, la disperazione di tenere un bambino tranquillo in un volo a lungo raggio. Perske e la regista Glendyn Ivin ci immergono nella mente di Joanna mentre lei inizia a perderla, come se non ci fosse via d’uscita. La vicinanza a Coleman è difficile, considerando il peso emotivo che deve portare, ma è così coinvolgente nel suo personaggio che è impossibile distogliere lo sguardo.

COMMENTO PERSONALE ALLA PUNTATA
Da quello che abbiamo visto, con fugaci bugie e ambiguità sparse su tre linee temporali, questo non sarà un caso chiaro. The Cry probabilmente manterrà tutti col fiato sospeso cercando di indovinare e twittando fino a quando i muscoli dei nostri pollici si consumeranno. Cosa è successo a Baby Noah? La ex moglie di Alistair è alquanto strana, sicuramente Joanna soffriva di depressione post partum e il fatto che il marito l’aiutasse gran poco non ha facilitato la cosa anzi se mai l’ha solo che aggravata!! Voi che ne pensate?

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