Ed eccoci con la seconda puntata di The Crown.
La puntata è dedicata interamente al Principe Filippo e al suo viaggio in tutti i paesi del Commonwealth.
Come viene detto all’interno della puntata da una cameriera il viaggio sembra quasi un addio al celibato lungo 5 mesi. Effettivamente è così da quello che racconta il segretario personale di Filippo nelle lunghe e minuziose lettere che invia ai loro amici del club esclusivo che Filippo e il suo amico hanno fondato.
Nelle sue lettere racconta di come si divertano a fare i loro mini giochi olimpici con ogni popolazione e tribù che incontrano ma soprattutto delle bellezze femminili che incontrano e di come si divertano con esse.
Per Filippo ci rendiamo sempre più conto di quanto il fatto di essere il consorte della Regina gli pesi, ma soprattutto quanto gli pesino i doveri che esso porta con sé, e lo chiamo anche dal discorso di Natale che Filippo scrive di suo pugno e dal quale sembra voler dire ad Elizabeth di prendersi anche lei qualche libertà con grande sorpresa dei presenti. Una libertà minima ma pur sempre un po’ di libertà.
Ma quando a fare il discorso di Natale è proprio Elizabeth, Filippo si ricorda della lettera di Elisabetta, con quelle semplici parole che lo fanno riflettere e che mettono un freno a quelli che sono stati molto probabilmente mesi di tradimento, il tradimento in questa puntata come nella precedente è sempre sottilmente inteso e mai dichiarato, ma d’altra parte questo rispecchia la realtà che vediamo. Tutti questi elementi gli fanno addirittura provare un senso di nostalgia per casa e per tutti i doveri che gli competono essendo il consorte della Regina.
E nel frattempo a Londra che succede?
A Londra ci sono proteste contro la guerra che il Primo Ministro ha volutamente fare in Egitto per riprendersi il Canale di Suez ma così non è stato e quindi ha dovuto richiamare l’esercito e la marina alla ritirata, mettendo così la Gran Bretagna e la Regina in una situazione di instabilità su tutti i piani, economico e politico in primis.
E il Primo Ministro che fa?
Il Primo Ministro Anthony Eden siccome molto malato, in un incontro con la Regina le dice che secondo il suo dottore dovrebbe prendersi un paio di settimane di riposo e che sempre a detta del medico dovrebbe andare in un posto caldo e quindi decide di partire per la Giamaica.
In questa puntata centrata su Filippo scopriamo qualcosa di più sul suo passato e sulla vita difficile che ha dovuto affrontare da bambino e che quindi l’hanno reso la persona che è ora, potremmo quasi dire insicuro e sempre con un piede fuori dalla porta o sul chi va là. Ma non penso ci sia da meravigliarsi su questi atteggiamenti, chiunque vivesse le esperienze del Principe Filippo forse reagirebbe alla stessa maniera.
Il punto focale però di questo secondo episodio sta nella chiamata interrotta tra Elisabetta e Filippo nei primi minuti: dove purtroppo i due non riescono a sentirsi. Il voler sentire l’altro, ma il non riuscirci, ma a modo loro sul finale hanno comunicato. Filippo ha ammesso che per quanto bella sia l’avventura che sta facendo si sente solo e lei gli ha ribadito che lo sta aspettando che i figli lo stanno aspettando.
La regia insieme alla sceneggiatura sono all’altezza della storia che ci viene raccontata, coinvolgendoci in un’esperienza completa, forte sia della storia ma anche e soprattutto di un’intimità realistica, quella del Principe e della Regina, che devono fare i conti con i primi veri problemi di un matrimonio reale e delle conseguenze che ne verranno poi successivamente.
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