Amanda Clarke, giovane ragazza dall’apparenza angelica, torna negli Hamptons, dove ha vissuto parte della sua infanzia con il padre David Clarke, per ottenere vendetta proprio per lui; ci torna, però, sotto mentite spoglie, infatti tutti la conosceranno fin dall’inizio in una diversa veste e con il nome di Emily Thorne, ricca ereditiera in vacanza.
L’episodio si apre nel modo, a mio parere, più intrigante e misterioso possibile: si sentono degli spari e si nota un ragazzo distendersi ferito sulla sabbia. Subito dopo veniamo trasportati alla festa di fidanzamento di Amanda/Emily e Daniel Grayson. L’allegra celebrazione viene però interrotta da alcune urla: Charlotte Grayson (sorella di Daniel) scopre il cadavere sulla spiaggia e convinta che si tratti del fratello corre ad avvisare la madre, Victoria Grayson.
In un abile gioco di giallo e suspance, veniamo riportati indietro a quando Emily, circa cinque mesi prima, si era recata negli Hamptons, ritornando nella casa in cui lei stessa aveva vissuto con il padre da piccola. Ma di chi è quella tenuta che si vede da lontano? E’ la casa di Victoria Grayson , la “regina” degli Hamptons: bella mora dai capelli fluenti, elegante in maniera impeccabile, sempre in tacchi a spillo, con uno sguardo più profondo dell’oceano e più freddo del ghiaccio. Victoria è la moglie del magnate Conrad Grayson, e i due sono genitori di Charlotte e Daniel.
A mio parere è stato fatto uno splendido lavoro per trasmettere il clima e l’atmosfera dell’”estate negli Hamptons” che ricorda molto Gossip Girl, in una versione decisamente più cruenta e intrigante. Il fatto che sia tutto così perfetto, che abitino tutti in ville da sogno, non rende affatto l’ambiente meno realistico, anzi, aiuta noi che guardiamo ad immergerci nel mondo della ricchezza, delle feste, e di quella vita di facciata propria dei membri dell’alta società. Sicuramente emblematico è l’incontro, durante un party, tra Emily e Daniel (finalmente ci spieghiamo la festa di fidanzamento iniziale): tutto è, però, troppo scontato, semplice e casuale ma intenzionalmente, ecco perché, secondo me “geniale”. Agli spettatori viene da pensare “è successo tutto in maniera così perfetta, che deve esserci sotto qualcosa”.
Per tutta la prima parte della puntata, continueremo a porci tantissime domande: perché Emily è tornata negli Hamptons? Esiste qualche collegamento tra Victoria, suo marito Conrad e David (padre di Emily)? Il fatto che a queste domande si risponda soltanto dopo aver presentato tutti i personaggi, a mio parere è fondamentale: aiuta lo spettatore farsi un’idea imparziale su questi, ma soprattutto ci si cala un po’ nei panni di detective. Finalmente apprendiamo che David Clarke era stato sottoposto ad un processo, incarcerato e separato dalla sua bambina poiché considerato il finanziatore di alcuni terroristi responsabili dell’attentato al volo 197. In un flashback finale, vediamo che Nolan (genio informatico grande amico di David) qualche anno prima, aveva consegnato ad Emily una scatola piena di diari del padre in cui quest’ultimo le spiegava di essere innocente e le raccontava il modo in cui queste famiglie dell’alta società lo avevano incastrato.
Ecco perché fin dall’inizio la voce narrante ci spiega che “non si tratta di una storia di perdono”. Nonostante David nei suoi diari abbia espressamente chiesto alla figlia di perdonare, Emily è dalla parte opposta: “quando l’inganno ferisce nel profondo qualcuno deve pagare”.
Se vi state ancora chiedendo se abbia apprezzato questo episodio, vi rispondo con un grandissimo SI. Situazioni assolutamente non scontate, una abilissima gestione dei flashback che in “pillole” ci dicono di più sui momenti presenti, eccellente presentazione e caratterizzazione dei personaggi: ognuno ha un proprio ruolo, dei tratti ben specifici che ci danno la possibilità di “scegliere con chi schierarci”. Ma al di sopra di tutto, suspance e misteri che sicuramente fanno venir voglia di correre a guardare gli episodi successivi per scoprirne di più.