Wonder Woman: Andiamo insieme alla scoperta di questo entusiasmante Film, marchiato Warner Bros, che ha raccolto tanti consensi ma anche tante polemiche. Come ogni buon film estrapolato da fumetti, i fan si sono ribellati anche alle più piccole sottigliezze. Perché ehi, Gal Gadot è di una bellezza travolgente…ma non ha gli occhi azzurri, il costume è diverso e i lineamenti non sono come erano disegnati!
Il film si apre con la voce narrante di Wonder Woman, che spiega i suoi sogni d’infanzia. Salvare il mondo. Bene, chi non ha sognato questo? Diventare avvocato, Professore, Astronauta, Pompiere. E salvare il mondo. Direi che ci può stare.
Ma andiamo avanti.
Un furgoncino della Waine enterprises ci fa capire (in caso non avessimo già visto Batman vs Superman) che il buon Bruce, ovvero Batman, è in contatto con la nostra eroina. Dentro il furgoncino c’è una valigetta che viene consegnata a Diana, che la apre e trova una foto. Una foto che ha tutta l’aria di essere di “una cifra di anni fa”.
E qui partono i primi quesiti. Come: “Ma quanti anni ha questa donna?”. Stessa domanda che le fa Bruce che in un bigliettino le scrive “Ho trovato l’originale. Forse un giorno mi racconterai la tua storia“.
Stacco su una mini Diana. In un ambientanzione con un filtro fotografico molto piacevole, e sicuramente più solare e gradevole di quello che hanno naturalmente dovuto usare in seguito, per Londra.
Mini Diana è una piccola frizzante, e corre di qua e di la mentre la gente la insegue. C’è un intramezzo, poi, in cui vengono mostrate delle donne combattere, con sequenze di slowmotion che già garbano parecchio.
Ma ancora è solo un assaggio. Giusto un antipastino a suon di capriole e acrobazie. Diana le spia, e anche se è ancora una piccola nanetta sogna di essere come loro e prende a imitarle.
Morale della favola, dopo poco la sgamano, e la piccola rinizia a scappar via. Fino a che non arriva a un muretto, lo salta e…si butta di sotto. Si butta di sotto?! Ma perché? Lo sgomento comunque dura poco, mentre la domanda se davvero sarebbe riuscita ad atterrare intera perdurerà per un po’. La madre la acchiappa al volo.
Conosciamo così da vicino, la tostissima Antiope. Che parteggia per la piccola desiderosa di allenarsi.
E Ipollita, madre di Diana, sorella di Antiope, che scopriremo essere la Regina delle Amazzoni, decisissima a proteggere Diana, chiuderla in una botte di ferro, sotto una teca di cristallo, vita natural durante.
Ippolita inoltre racconta una varietà esagerata di racconti alla piccola, alcuni dei quali, in realtà, sono un pochetto rivisitati. Un pochetto tanto.
Ma ci sarà modo di fare i conti con questi ultimi in un momento decisamente più divertente.
Uno di questi racconti comunque lo sentiamo noi stessi, in uno stacco in cui la regina racconta alla figlioletta, come loro siano creature di Zeus poste per difendere il mondo da Ares, dio della guerra e della discordia, che ha corrotto l’animo degli uomini, che altrimenti erano puri e giusti. Puri e giusti. E niente fa già ridere così. Dunque loro Amazzoni erano state mandate in un isola protetta, nascoste al mondo, così da poter sconfiggere Ares quando fosse ritornato, a renderci brutti e cattivi.
Bene! Per fare questo semplicissimo compitino a casa, Zeus ha però lasciato loro un’arma. “L’ammazza dei”, riassumibile in: Una spada.
All’anima che fantasia oh! fra nome e oggetto, Zeus ci deve proprio aver speso l’immaginazione dietro a quest’arma.
Stacco su una Diana un pò meno “mini”, che continua il suo addestramento con la tostissima Antiope. Quest’ultima, stuzzica e percula un po’ la giovane, giusto per spronarla e si va avanti. C’è da fare un pregio alla regia anche per la somiglianza scelta fra le tre Diane, quella mini, quella meno mini e quella adulta.
Ippolita intanto continua ad “accollarsi”, discutendo anche con Antiope per via di questo addestramento, da lei non voluto, e per altre discordanze di pareri come Ares che torna o non torna. Sembra quasi che parlino di Voldemort, addirittura Ippolita lo chiama “egli” una volta.
Comunque una cosa si capisce da questa conversazione: le due sorelline stanno nascondendo qualcosa. E pare che questo qualcosa riguardi proprio Diana!
In ogni caso, Ippolita alla fine cede alla tostissima Antiope, e da la sua benedizione a sto benedetto addestramento.
Ed eccola finalmente, la nostra Diana, adulta, intenta in una sessione di addestramento.
Scudo sulle spalle e arco in mano, mentre tutte le altre guardano, neanche fosse all’esame di maturità. Gli attacchi si susseguono in una specie di “Tutti addosso a lei” Ma Diana è forte, ed è diventata quasi come la tostissima Antiope e le scansa tutte. Disarma un’altra e guadagna una spada. Nel vedere che le sue allieve fanno il solletico alla nostra eroina, interviene finalmente la zia, facendosi avanti. Lo scontro non è male, e Antiope è davvero tostissima, la prende con un primo calcione, e Diana un pò deve abbassare le ali. La zia la percula ancora e riparte lo scontro.
Diana si butta con più foga di prima, ma Antiope continua a parare e rispondere, fino a che la nostra eroina ha la meglio! Disarma la sua avversaria. Felice si volta verso Ippolita, ma Antiope si rialza e approfittando della sua distrazione la placca, attaccandola di nuovo e la butta a terra, poi prende una spada e la punta alla gola di Diana. Non contenta continua ad attaccarla, e a percularla, mentre Diana è costretta a strisciare all’indietro.
Ma la nostra eroina è sportiva…non la prende per nulla a male, per la vigliaccata della zia…e reagisce con Fairplay.
Unisce i braccialetti e produce un onda d’urto, che le bombette che si stanno tirando oltreoceano in guerra possono solo che accompagnare.
Antiope viene sbalzata via. Tutte la guardano male e Diana scappa via, gratuitamente mortificata. Forse secondo loro avrebbe dovuto continuare a farsi prendere a calci in bocca dalla zia.
Andiamo avanti.
Altro pregio di questo film, (oltre il filtro fotografico che continua a stupire ora con una bella inquadratura al mare) è la velocità. Le cose succedono, a catena, e non sei mai costretto a stare li ad aspettare per delle ore che accada qualcosa.
In valore di ciò un aereo entra nella barriera fra l’isola e il mondo esterno, in caduta libera. Si schianta in acqua e Diana si tuffa salvando il conducente e portandolo a riva.
E così conosciamo anche Steve. Soldato impegnato nella guerra (La prima guerra mondiale) come spia, reduce da una missione al termine della quale ha fatto saltare in aria un deposito di armi nemiche, tutte armi a base di gas, ideate da una scienzata pazza, alla quale ha anche fregato il taquino dei segreti con le formule, i calcoli e tuttecose importanti. Una specie di diario segreto scientifico per sociopatici.
Steve è però inseguito dai tedeschi che sbarcano sull’isola e parte il combattimento tra amazzoni e Tedeschi.
Davvero bella questa sequenza, e davvero “badass” le amazzoni, che mettono in mostra alcune azioni, valorizzate dallo slowmotion, che ti fanno saltare su dalla sedia a urlare come non ti faceva fare manco Xena negli anni ’90.
Alla fine le nostre donne guerriere hanno la meglio, grazie anche a Steve che da una mano. Ma purtroppo una nota triste viene segnata dalla dipartita della nostra adorata tostissima Antiope. Per altro sacrificatasi per la salvezza di Diana. E andiamo di primo trauma per la nostra protagonista.
Andiamo avanti.
Antiope muore, dunque? Pigliamosela con l’ultimo arrivato. Ippolita si acchiappa Steve ed è Diana a parteggiare per lui, ottenendo di non farlo morire in quell’istante.
Ma il ragazzo è una spia dunque non vuole rivelare nulla. Al che le amazzoni se lo caricano in spalla, lo portano in città, e lo legano come un salame con il lazo di “Estia”, (o lazo della verità) che lo costringe dunque a rivelare tutto.
Al sentire parlare di “guerra” “la guerra delle guerre” “la guerra che farà finire le guerre” insomma ci siamo capiti, le Amazzoni si fanno guardinghe.
Diana, impastata a favolette dalla madre, inizia a crashare pensando si tratti di Ares e dunque deciderà di partire insieme a Steve alla volta di Londra e del fronte.
Ci sono due scene divertenti, una nella quale Diana si frega “l’ammazzadei” più scudo lazo e completino, improvvisandosi Spiderman, arrampicandosi su un muro a mani nude.
E un’altra dove la nostra eroina trova Steve a mollo, dunque nudo.
La scena si svolge più o meno così:
Scherzi a parte i nostri due eroi partono. Ma non prima che Ippolita si accolli un altro pochino. Continua imperterrita, a non voler dire un cazzo di niente alla figlia, mandandola così, allo sbaraglio, nel mondo reale. L’unica cosa che le dice è “Essi non ti meritano”…e si, sta a parlà de noi, grazie Ippò, volemose bene!
E andiamo a Londra! Non prima che Diana ci regali una sottotrama comica spiegando a Steve le panzane d’infanzia impartitegli dalla mamma. La nostra eroina spiega con molta serenità al giovane soldato, come lei non sia nata come tutti gli altri bambini, NO! Lei è stata “plasmata nell’argilla” dalla madre che ha poi pregato Zeus di darle la vita.
In questo caso, Steve è tutti noi:
WHAAT?! Scusa COSA?!
…Va benee…
E finalmente eccoci a Londra! E tanti saluti al filtro bellino delle scene prima. Londra è cupa e tetra e Diana lo nota subito. Seguono una sequela di scene in cui Diana si stupisce e fa una caterva di robe strane, come inseguire povere mamme con bambini, o non volersi mettere qualcosa di maledettamente adeguato
Poco prima conosciamo anche il simpaticissimo generale Ludendorff, che giusto per farsi riconoscere spara in testa a uno dei suoi. Che dolcezza d’uomo.
E il dottor Poison ancora incazzata nera e depressa per aver perso il suo diario segreto scientifico per sociopatici. Lei da una roba strana a lui che fa espressioni contrite, sbrilluccica in faccia come Edward Cullen e spezza una pistola a mani nude.
si va ancora avanti.
Segue scena dove Diana mostra parte dei suoi poteri anche a Steve, e ci mostra anche che i braccialetti sono completamente antiproiettile. Stendono tre tizi cattivi mandati a riprendersi il taquino e continuano la loro avventura.
Dopo una nuova serie di rogli, sempre causati da una Diana totalmente nuova a quel mondo, Steve riesce a ottenere di mostrare il taquino ai suoi superiori.
Conosciamo anche Sir Patrick da vicino, uno dei capoccia massimi, e favorevole all’armistizio.
alla riunione si scopre che il taquino è cifrato in più lingue, e per tradurlo servirebbe un Sumero e un Ottomano, pare l’inizio di una barzelletta. Per fortuna Diana conosce centoventordicimila lingue, e ci pensa lei. E tutti gli uomini che prima non la volevano in mezzo, MUTI.
Scoprono così la nuova arma a base di bombe gas brutali che avrebbero ammazzato qualunque cosa si muovesse. Ma tutti vogliono comunque aspettare l’armistizio, al che Diana sbrocca, e Steve decide che andranno comunque a cercare di distruggere i depositi di queste pericolosissime armi. In segreto.
I due dunque vanno a cercare rinforzi…in una bettola, che i peggiori bar di Caracas scansatevi. Mah. Qui raccattano Sameer e Charlie. Uno che ci prova ripetutamente con Diana, l’altro che si sta facendo ammazzare di botte da un tizio. Bello…la gang degli sfigati. Chi non andrebbe a rischiare di morire al fronte con gente tanto in gamba?
Arriva anche sir Patrick, che capisce il piano della gang degli sfigati, e, forse mosso a compassione, gli offre in maniera non ufficiale il suo aiuto.
Si parte per il fronte! Senza attese di nuovo, grazie regia GRAZIE. Nuova sottotrama comica creata da Diana che si complimenta con un gelataio per il suo prodotto. E’ carina questa Diana, veramente piacevole nella sua spontaneità e freschezza. Ma la nostra eroina subisce anche i primi psicotraumi dati dagli orrori della guerra in corso. Cosa che non passerà per gran parte del film vista anche la sensibilità della protagonista.
Ludendorff intanto continua a farsi di gas, sbrilluccicare e uccidere gente.
La gang degli sfigati intanto si accampa, e il gruppo guadagna una new entry, un tizio che chiamano “Capo”.
Il giorno dopo si arriva al fronte e Diana inizia a crashare sempre di più. Prima sono i cavalli trattati male, poi i feriti poi la miseria e, a darle il colpo di grazia, è una donna che la blocca chiedendole disperatamente aiuto.
Steve vuole che vadano avanti con la missione ma Diana ormai, ha rosicato troppo. E sbrocca.
E parte la scena cult del film.
A mio parere veramente una bomba di scena. Diana sale dalla trincea e semplicemente cammina verso gli avversari. Scansa proiettili, mitragliatrici. Scansa addirittura una bomba a botte di scudo. E un fronte fermo da sempre finalmente avanza. Quindi il fronte si è mosso grazie a Wonder Woman. Bruciate tutti i libri di storia non sapete nulla.
Penetrano così nel villaggio, liberandolo, e mostrando un altro bel mazzo di scene bomba, fra azioni mozzafiato, slowmotion, salti e robe incredibili.
Vi metterei altre mille gif ma seriamente, è una scena da vedere assolutamente. Molto bello anche il tema musicale affibbiato al personaggio, bello carico, di quei motivetti che ti restano in mente e gasano sono al sentirli.
Una volta liberato il villaggio comunque, vediamo il momento in cui è stata fatta la foto vista all’inizio.
I nostri eroi sfigatelli si concedono una serata di pausa. E Diana, finalmente, ne approfitta per prendersi una benedetta gioia personale, grazie anche al dolcissimo Steve. Regalandoci oltre all’azione un po’ di romanticismo. Insomma ce n’è per tutti i gusti, in questo film.
Diana comunque crasha di nuovo, e si convince che Ludendorff stesso sia Ares. La dolcezza dura poco i nostri eroi sono costretti a partire per un gala al quale parteciperanno anche LudendAres e Poison la scienziata pazza. Tutto per scoprire dove sta sto benedetto deposito di armi e distruggerlo, nonostante Sir Patrick si opponga e sbatta i piedini per terra, contrariato.
E si entra di straforo al gala. Steve si intrattiene con la scienziata pazza, lusingandola per cercare di ottenere informazioni, ma poi entra Diana in tutto il suo splendore e Steve si perde un pò, tipo il telefono in chiamata quando non riceve bene. E tanti saluti alle informazioni. Diana entra, con una spada fra le scapole, e un vestito scollato che la mette in bella mostra. E nessuno dice una mazza. Ma raga ma che davvero? Una folgorata va in giro con una spada sul groppone, e a nessuno pare strano? Nessuno dice niente?? Va benee! In ogni caso LudendAres se la acchiappa per ballare. Il generale fa discorsi da invasato che non fanno altro che acrescere l’idea che Diana si è fatta di lui.
Ma prima che lo possa sgozzare in galavisione, qualcuno lo richiama, e soprattutto Steve accorre. I piccioncini litigano e Diana si butta all’inseguimento. Ludendorff compie l’ennesima carognata e sgancia il gas sul villaggio. La nostra povera eroina, super sensibile ovviamente si dispera.
In cambio, finalmente, trovano il deposito d’armi.
E da qui, gente, è una spirale di azione e soprattutto rivelazioni mozzafiato. Scoprirete tutto, su Ares, se davvero è Ludendorff o no, la natura del dio della guerra, la sua personalità, e soprattutto scoprirete la vera identità di Diana, in una serie di scontri da mozzare il fiato e diversi colpi di scena, che il mio buon senso non mi permette di Spoilerarvi.
Vi ho accompagnato per mano fino a questo punto. Ma credetemi, da qua in poi, scoprite tutta la trama da voi. Scoprite il finale fantastico ed epico di questo film.
Per quanto mi riguarda, semaforo totalmente VERDE.
Belle le scene, bella l’ironia, mai scontata, bella la fotografia, ottimi gli attori e buona la trama. Ancora migliore il finale, carico, agrodolce, epico e soprattutto rivelatore.
Grazie per aver letto e scoperto questo bel film insieme a me. Enjoi!
by Kiry_105
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