New Amsterdam 1 x 11 “A Seat at the Table” Recensione

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Ogni settimana mi lascia devastata. Anche questa settimana New Amsterdam non è da meno anzi è più devastante che mai, ma ci sono anche dei momenti che tipo avrei lanciato il pc fuori dalla finestra!!

Una delle grandi trame di “A Seat at the Table” è stata Max che ha iniziato ed è stato indebolito gradualmente dalla sua chemioterapia. Certo che è un paziente terribile, ma non importa quanto tu pensi di essere duro, una graduale alimentazione di chemioterapia ti impone di essere debole e di stare male. Alla fine è stato aiutato da una persona su per le scale della metropolitana, e costretto a unirsi al suo gruppo di supporto sapiente e accogliente e giocare a carte. 

Come sempre, sembra che sia disposto ad aprirsi a Helen, e solo Helen che sa come raggiungerlo. In piedi davanti alla porta della stanza della chemio e con gli occhi sbarrati come se stesse affrontando un abisso senza fondo, non ha avuto problemi ad ammetterlo con quello che non può ammettere a Georgia o a nessuno dei suoi altri colleghi – se si siede giù, diventa solo un altro paziente. Diventa debole.

Ma Helen sa che se non si lascia indebolire non potrà guarire – e chi gestirà l’ospedale allora? Bene, si scopre che Helen lo farà. In parte, comunque. “A Seat at the Table” dedicava molto tempo alla splendida Brit e ai suoi problemi, dalle apparizioni televisive che facevano soldi alle sue imprese gelide, ma quello che contava di più era che lei decidesse di aiutare Max con la sua malattia accettando la sua offerta di diventare vice direttore medico di New Amsterdam. Forse è contro il suo giudizio migliore, ma la sua seconda scelta è stata Lauren, e al momento Lauren non è in grado di gestire al meglio il pronto soccorso, figuriamoci un ospedale.

Che succede con Lauren, esattamente? È una maniaca del lavoro, per prima cosa, ma è anche una drogata che insiste in modo poco convincente che lei stia afforntando questa sua dipendenza. È facile crederci per un po’, quando è scattante e irritabile, ma quando torna al lavoro il giorno dopo al settimo cielo, Helen non ha altra scelta che scavare nella sua borsa – e Lauren purtroppo la coglie nel mentre lo fa. Uh Oh. Ci vorrà un po’ per chiarire, immagino.

Ma c’è di più in gioco dell’amicizia di Helen con Lauren – la reputazione e il budget di New Amsterdam, per nominare una coppia. La sua ammirevole reputazione è minacciata da Floyd, che viene scelto come miglior medico afroamericano in una rivista medica da un giornalista che sta minacciando di esporre il suo passato, che gli dà la possibilità di monologare sui rapporti di razza in America e su come non farlo importa quanto tu possa essere esemplare nel campo prescelto: a prima vista, sei ancora nero. E’ stato un bel monologo e alcuni hanno bisogno del retroscena per Floyd, anche se è stato solo un po’ eccessivo che gli sia capitato di essere arrestato senza motivo perché si sentiva autorizzato dalle elezioni di Barack Obama.

Il problema con il budget era un senzatetto solitario e alcolizzato che era costato all’ospedale più di un milione di dollari in un solo anno facendo analisi di malattie fantasma. La soluzione fuori dagli schemi di Max di affittargli un appartamento – “Ti sto prescrivendo una casa.” – era ragionevole, tutto sommato, ma eccolo di nuovo il giorno dopo, più solo che mai . Cosa succederà? Bene, si è scoperto che tutti i suoi inutili soggiorni all’ospedale gli avevano dato una profonda conoscenza della sua struttura, quindi che altro? Un lavoro per indirizzare le persone che si perdono per i corridoi.

Le cose non erano così facili per Iggy, i cui pazienti in “A Seat at the Table” erano un giovane che sperimentava terrificanti delusioni e un padre che, comprensibilmente, voleva fare qualsiasi cosa in suo potere per “sistemarlo”. Certo, alcune cose non possono essere corrette; nemmeno con mezzi chirurgici controversi. A volte si tratta di accettazione, di lasciare che le persone siano quelle che sono, e questa è stata una toccante conclusione di una strana sotto trama che includeva un lupo affamato che correva attraverso i corridoi dell’ospedale.

Ma cosa succede se lasciare che le persone siano chi sono significa lasciare che le persone siano cattive e stronze? Questo è il problema con Rohan, il figlio di Vijay, che cerca di riparare la relazione fratturata che ha con suo padre, ma chiaramente dopo aver sostenuto finanziariamente la sua carriera musicale. All’inizio sembrava accettare che suo padre gli stesse dando dei soldi era probabilmente una cattiva idea, ma poi è arrivata la bomba di Ella, che era fin troppo contenta di rivelare che Vijay le aveva dato dei soldi per salvare il suo cane. Un errore da principiante, certo, specialmente da quando Rohan non ha perso tempo nel far sapere a Vijay che erano diventati nuovi migliori amici. “Grazie per averci presentato”, ha detto. 

Commento personale alla puntata

“A Seat at the Table” è stato un episodio molto impegnativo, quindi, forse per un errore, ma qualunque cosa. Adesso bisognerà solo stare a vedere come se la caverà Helen nell’essere il vicedirettore dell’ospedale!! Poi ovviamente non dimentichiamo Lauren e la sua dipendenza, prima o poi dovrà venire allo scoperto. Voi cosa ne pensate?

Qui trovate il promo e la sinossi del prossimo episodio!!

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