Man in The Dark (Don’t Breathe) – Recensione Film 2016

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Rieccoci con la nostra rubrica Venerdì Horror, con un film davvero agghiacciante e davvero imprevedibile: Man In the Dark. Nemmeno nel buio c’è scampo ai terribili eventi che accadono in questo film!

I protagonisti di questo film sono un trio di esperti ladri che rubano cercando di vivere una vita agiata e tranquilla. Rocky cerca di racimolare abbastanza denaro per poter fuggire con la sorella in California; Alex spera di poterle seguire e liberarsi del padre poliziotto; Money invece vuole solo fare una grande quantità di soldi per vivere nel lusso. I tre protagonisti decidono di architettare un piano, il cui compenso significherebbe “mai più” rapine, nella casa di un uomo ex veterano di guerra che ha ricevuto una grossa somma di denaro a seguito di uno sfortunato incidente. Nonostante l’uomo sia non vedente, questo colpo apparentemente semplice sembra riservare qualcosa di molto peggio ai giovani ladri…

Innanzitutto come non notare la straordinaria partecipazione di Dylan Minette protagonista di 13 Reasons Why e di Jane Levy, alias Mandy Milkovich nella prima stagione di Shameless. Entrambi hanno avuto un gran bel ruolo (nonostante il cast di questo film sia davvero molto ridotto) e i tragici eventi spingono lo spettatore a dimenticare i ruoli che hanno avuto nelle serie tv e a chiedersi quali guai dovranno passare in questo film davvero esilarante.

Tre protagonisti, un antagonista decisamente forte e che sa il fatto suo nonostante soffra di cecità. La scenografia è molto caratteristica, sembra l’ambientazioni di svariati videogiochi horror, con le sue stanze buie, decadenti, strette. Il buio è un elemento utilizzato molto bene in questo film, soprattutto quando viene affiancato da spazi stretti e terrificanti come la classica cantina. Il panico è palpabile, soprattutto con l’effetto simil-grigio utilizzato per rendere ancor di più l’idea di oscurità.

Nonostante non ci sia davvero spazio per correre, anche l’azione non è trascurata in questo lungometraggio: non pochi sono gli inseguimenti, le cadute vertiginose, fughe quasi riuscite ma con finali alquanto deludenti. Tutti gli elementi sopracitati sonno stati utilizzati nella maniera più accurata possibile, nessuno spreco, tutto grazie alla regia capitanata da Fede Alvarez, famoso per aver diretto il remake del film La Casa, in cui tra l’altro vi è la partecipazione della stessa Jane Levy.


Consiglio/Sconsiglio

Consiglio il film a chi ha voglia di vedere un film horror davvero ben fatto, con una trama ben sviluppata, ricco di elementi ben utilizzati quali la tensione, l’ansia, l’action e non pochi colpi di scena.

Sconsiglio il film a chi non sopporta vedere immagini alquanto crude, come la violenza sessuale e il vandalismo.

Alla settimana prossima con la nostra rubrica Venerdì Horror!

 

 

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