Ieri sera per caso mi sono messa a guardare su Netflix il film sul Piccolo Principe, era la prima vota che lo vedevo e la mia lettura del libro risale a tempi molto recenti. In sintesi, ho pianto tutte le lacrime che avevo in corpo, ma soprattutto ho imparato una grandissima lezione: Il Piccolo Principe è la storia che ogni persona dovrebbe ascoltare nei Tempi bui della propria Vita.
“Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comperano dai mercati le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno amici. Se tu vuoi un amico, addomesticami!”.
La storia del piccolo principe non passa mai di moda, regala sempre qualcosa, dona sempre speranza, dona gioia, forza. Dona un sorriso, tante lacrime e un senso di serenità.
Il Piccolo Principe è la nostra guida, il nostro aereo verso la felicità. Lui ci insegna che l’Amicizia guarisce le ferite dell’Amore.
Durante la mia prima lettura della storia non avevo compreso fino in fondo il messaggio che l’autore volesse mandare, o per lo meno, ne avevo colto uno differente.
Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore… Ci vogliono i riti”.
Ieri sera sembrava che il Piccolo Principe volesse ricordarmi di essere grata agli amici, quelli che rimangono nei tempi bui, quelli che diventano Luce, quando ti sembra di stare all’Inferno.
Gli amici, quelli che ti possono salvare una giornata, o una vita intera.
Perché gli amori si trasformano, gli Amici restano.
Non ti chiedo miracoli o visioni, ma la forza di affrontare il quotidiano. Preservami dal timore di poter perdere qualcosa della vita. Non darmi ciò che desidero ma ciò di cui ho bisogno. Insegnami l’arte dei piccoli passi
Il Piccolo Principe è il paladino dell’Amicizia, quella che va oltre ai confini del tempo, dello spazio, della logica.
Essere amici è una questione di anima.
Questo ci insegna questo Capolavoro, non importa quanto la tua anima sia ferita, un buon amico saprà sempre ricucirla. Un buon amico ti indicherà la strada dell’amore, quello vero, quello che non ferisce.
Ci spinge a farci “addomesticare” qualsiasi sia la nostra età, il nostro stato sociale, il nostro colore, le nostre idee, i nostri gusti.
Un amico è un compagno di viaggio, colui che ti vede col Cuore.
L’autore di questa storia si chiama Antoine de Saint-Exupéry, è scomparso nell’oceano qualche mese dopo l’uscita dell’opera. Probabilmente è volato su qualche stella più in là, a giocare col Piccolo Principe, la leggenda vuole che si possano sentire le loro risate nella notte Stellata.
Nel frattempo, se siete arrivati alla fine di questo articolo, chiudete gli occhi e pensate agli amici che vi hanno “Salvato la giornata”, poi riapriteli, chiudete questo articolo e scrivete loro quanto vi sentite grati di essere nel loro viaggio.