Questo secondo episodio di Home Before Dark sembra prendere una piega diversa rispetto al pilot, e gli fa guadagnare qualche punto. Ciò che abbiamo appreso è che in questa serie nulla può essere dato per scontato, e la trama sembra molto più complessa di quel che sembra. Vediamo cosa succede in questa 1×02!
Questo è il nostro punteggio: 4
Trama
Il secondo episodio di Home Before Dark ruota attorno a una giornata molto particolare per la famiglia Lisko. In casa arriva il papà di Matthew, malato di Alzheimer, agitato a quanto pare per l’articolo che ha scritto Hilde nell’episodio precedente. Matthew riporta suo padre al centro di cura in cui soggiorna e passa con lui l’intera giornata. Il papà di Matthew lo confonde con un certo Frankie, una vecchia conoscenza del giornalista che nel corso dell’episodio va a fare visita all’anziano malato. Fra lui e Matthew a quanto pare non corre buon sangue. Durante la giornata nella casa di cura Matthew chiede al padre cosa ci sia custodito nella cassaforte in soffitta ma l’uomo è troppo confuso per poter rispondere. Intanto Bridget, la mamma di Hilde, porta la figlia minore in un asilo dal quale però viene cacciata appena la preside viene a conoscenza del loro cognome. Bridget facendosi carico della piccola decide di chiedere in giro alcune informazioni per un altro asilo ma dagli abitanti della piccola cittadina non riceve altro che freddezza e rancore. In un attimo di distrazione la signora Lisko perde di vista sua figlia e viene aiutata da una gentile gelataia che, una volta trovata la piccola, le racconta come mai tutti siano così rancorosi nei suoi riguardi: quando Matthew era piccolo è stato chiamato a testimoniare per il rapimento di Richie Fife. Tutta la città voleva incolpare del rapimento Sam Gilles, il fratello della signora Gilles, ma Matthew lo ha difeso. Nonostante questo, il ragazzo è stato incarcerato. Intanto le sorelle Lisko passano una giornata molto movimentata e soprattutto pericolosa: Izzy lega con un suo compagno di scuola che la porta ad esplorare i boschi attorno alla cittadina, ma quando entrambi vengono attaccati da un lupo i due si separano e Izzy si rifugia in una misteriosa casa abbandonata. Hilde intanto coinvolge due suoi amici nelle indagini. La piccola giornalista ha le idee ben chiare: per lei la copevole dell’omicidio di Penny Gilles è la preside Collins. Decide quindi di andare a casa Gilles dove è avvenuto l’incidente e capisce, dopo l’acquisizione di alcuni elementi chiave, che Penny è stata uccisa, e non è morta per un incidente domestico.
Mentre curiosa ancora a casa viene scoperta da Trip, e mentre la poliziotta la riprende, sentono degli strani rumori di passi provenire dall’interno della casa. Trip indaga e parte all’inseguimento di una figura incappucciata che però le sfugge. Durante l’episodio vengono disseminati vari flashback: oltre a scoprire cosa accadde al processo di Sam Gilles, scopriamo che Matthew aveva un difficile con il padre, rapporto che si rovina definitivamente con il processo. A fine giornata la preside Collins va a casa Lisko e informa Matthew che Hilde le ha rubato il videoregistratore messo in vendita dalla signorina Gilles. In quel momento si scopre che la preside Collins e Penny Gilles erano molto amiche e che quest’ultima le aveva dato il videoregistratore volontariamente. A quanto pare le supposizioni di Hilde erano infondate, e per questo lei e suo padre hanno prima un brutto litigio, ma poi subito dopo un chiarimento in cui Matthew spiega alla figlia cosa è accaduto quando lui era adolescente. L’episodio si conclude con Hilde che scrive un nuovo articolo in cui riformula tutte le sue supposizione e al margine di questo articolo rilascia i suoi recapiti telefonici nel caso qualcuno avesse delle informazioni. A chiamarla è proprio Sam Gilles direttamente dal carcere.
Commento Personale
Un episodio nettamente migliore rispetto al pilot: se l’inizio di Home Before Dark è stato noioso, in questa puntata la noia ha lasciato il posto all’intrigo. L’episodio inizia già in maniera alquanto sinistra, e nelle scene successive non si fa altro che ragionare sulla possibile soluzione al mistero. Una cosa importante però l’abbiamo capita: anche se alcune verità ci sembrano chiare in questa serie tv, a quanto pare nulla è come sembra. Questo lo abbiamo notato quando Hilde per tutta la durata dell’episodio ha portato avanti delle teorie che proprio nel finale si sono rivelate infondate. Ma davvero è così? Anche se le persone prese di mira dalla piccola ragazzina possono sembrare innocenti, lo sono per davvero? Questo è soltanto uno dei molteplici quesiti che ci siamo posti durante la visione di questo secondo episodio.
Tra gli altri quesiti ci siamo chiesti come mai tutta la città ce l’avesse così tanto con Sam Gilles, il fratello della signora Gilles incolpato per il rapimento di Richie Fife. E’ odiato così tanto che addirittura la città odia Matthew per averlo difeso, e in più anche tutta la sua famiglia, che non c’entra niente. Quindi ci chiediamo: che torto avrà mai fatto all’intera città Sam Gilles? Questo odio nei suoi riguardi potrebbe riguardare anche Richie Fife? Magari era il figlio di un uomo potente, o magari Sam si era impicciato in qualcosa in cui non avrebbe dovuto. Probabilmente nel prossimo episodio avremo più risposte, dato l’incredibile colpo di scena incastonato alla fine di questo episodio: mai ci saremo aspettati che a chiamare Hilde fosse proprio Sam, forse stanco di rimanere in silenzio dopo tutti quegli anni e, trovando un occasione per poter parlare, l’ha usata a suo vantaggio. In conclusione, questo episodio ha seguito il classico schema “bastone e carota”: ci hanno illuminato con alcuni chiarimenti riguardo alcune vicende e alcuni personaggi, come la preside Collins e la sua amicizia con Penny Gilles, ma ci hanno inondato di nuove domande, nuovi misteri, ma soprattutto, con nuovi punti di vista.
