Gli Uccelli Recensione

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Alfred Hitchcock ha inventato un elaborato film che stuzzica le tue paure in The Birds , come per dimostrare che suspense e brividi possono essere indotti tanto dall’aspettativa dell’orrore quanto dall’orrore stesso. 

Deliberatamente, Hitchcock prolunga il suo preludio all’orrore per più della metà del film, giocando con il pubblico con suspense di commedia e romanticismo mentre prepara il suo palcoscenico. L’orrore, quando arriverà, è un capro espiatorio, e il pubblico dovrebbe arrivare alla versione universale con una risposta soddisfacente. 

Basato su un racconto di Daphne du Maurier, la sceneggiatura di Evan Hunter ha per la sua premessa un assalto alla razza umana – o un segmento isolato – dagli uccelli, i nostri amici piumati. Il film inizia con un sofisticato flirt tra Rod Taylor e “Tippi” Hedren nel glamour di San Francisco, per poi spostarsi verso la casa balneare della California settentrionale di Taylor, un ambiente di tranquilla bellezza pastorale, per complicazioni familiari.

I personaggi e lo sfondo sono dettagliati. The Birds fino a metà strada potrebbe facilmente essere un dramma commedia romantico. Il cambiamento arriva quando gli uccelli di tutte le descrizioni – principalmente, sembra, corvi e gabbiani – cominciano ad attaccare in greggi, gli umani della città. Alla fine gli uccelli mettono a soqquadro gli umani e il lungo, ultimo colpo di Hitchcock (che gli espositori probabilmente comprimono) è degli uccelli in possesso. 

Hitchcock e Hunter non simboleggiano la loro storia. Come la maggior parte delle buone storie dell’orrore, si basa su una semplice premessa “che [se]”, con l’anormale sostituito al normale. La rivolta degli uccelli, che agisce in contrasto con la natura e le loro abitudini consolidate, viene presentata in modo convincente. Il fatto che gli uccelli siano l’ultimo elemento della natura che ci si aspetta di accendere l’uomo non fa che sottolineare l’orrore. Se non ti puoi fidare degli uccelli, di chi puoi fidarti? C’è solo una fessura nella premessa. Questa è la domanda senza risposta e ingiustificata del motivo per cui nessuno ottiene mai una pistola e fa fuoco sull’assalto alato. 

Rod Taylor e una nuova arrivata, Miss Hedren, interpretano i protagonisti romantici. Taylor è forte e convincente. La signorina Hedren, una bellezza fresca e bionda nella tradizione di Hitchcock, si cura con raffinatezza e promette bene. Jessica Tandy offre una performance eccezionale come la madre nevrotica di Taylor. Suzanne Pleshette è forte come ex fidanzata di Taylor. Veronica Cartwright è brava come la sorella minore di Taylor. Ethel Griffies è particolarmente memorabile come un’autorità degli uccelli. Doreen Lang ha un buon cammeo che gestisce con forza. Altri utili sono Charles McGraw, Ruth McDevitt, Joe Mantell, Karl Swenson, Malcolm Atterbury, Elizabeth Wilson, Lonny Chapman, John McGovern e Richard Deacon. 

La fotografia in technicolor di Robert Burks va bene, cogliendo la serenità che presto verrà distrutta dal locale della California del Nord. Le sue minacciose inquadrature di corvi fittamente ammassate su un campo giochi per bambini sono piene di terrore. La colonna sonora “musicale”, una composizione elettronica di Remi Gassmann e Oskar Sala, dà vita aura alle composizioni visive.

I set scelti o disegnati da Robert Boyle, con decorazione di George Milo, sono di grande aiuto. Sound, di Waldon O. Watson e William Russell, è buono, e il montaggio di George Tomasini assicura il tempo cumulativo. Edith Head, con il problema di disegnare un costume unico per Miss Hedren da indossare ovunque, ha sormontato la potenziale monotonia in modo ordinato.

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Commento personale al film

Per chi è amante degli horror sicuramente questo classico lo avrà visto più volte e più lo rivede più pensa a come sia vero che alle volte sono le semplici cose della quotidianità a farci paura piuttosto che quelle stereotipate o inventate al momento. In fondo abbiamo tutti paura che un uccello ci venga addosso e ci inizi a beccare mentre siamo tranquilli e proprio così viene rappresentato in questo film. Voi cosa ne pensate?

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