FBI 1 X 03 “Prey” Recensione

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In “Prey”, il terzo episodio di FBI della CBS , una ragazza è stata violentata, pugnalata e sepolta viva. Non abbiamo visto nulla di tutto ciò, per fortuna, ma per gli agenti speciali Maggie Bell e Omar Adom ‘OA’ Zidan, la ragazza rappresenta un nuovo caso. Accanto alla tomba poco profonda che era stata scavata per lei, altre 18 giacevano in file ordinate, occupate da ragazze simili, tutte con la stessa striscia di carne rimossa dai loro corpi.

Le ragazze sono tutte lavoratrici del sesso. Il lembo di pelle fu rimosso da ognuna di esse per nascondere un marchio rivelatore; sono tutte di proprietà di un anello per il traffico sessuale. L’FBI si è allontanato dal terrorismo in “Prey”, ed è stato un cambiamento positivo che ha portato a un bell’episodio e ad alcune grandi sequenze, in particolare un interrogatorio tardivo condotto da Maggie che è stata un’eccellente televisione.

Maggie è chiaramente amata dall’FBI ; la fotocamera lascia appena la sua faccia. Puoi dire perché – è bellissima e ha una presenza sullo schermo robusta. Ma l’attenzione sul suo personaggio a volte può portare OA a sentirsi emarginato. “Prey” gli ha regalato uno o due momenti eroici, ma il suo background nel lavoro sotto copertura – e il suo ovvio conforto in situazioni pericolose – si sente più interessante di qualunque altra cosa abbia continuato. Poi di nuovo, con gli ovvi talenti e capacità di Maggie, forse il suo background è molto più interessante di quello che ci hanno portato a credere.

Un problema ovvio con la strutturazione episodica dei mostri della settimana è che quelle abilità – e specialmente quelle dell’analista Kristen Chazal – si sentono fin troppo convenienti, e la trama si sposta da un battito all’altro ad un ritmo che a volte può sembrare forzato o non coinvolgente. Fortunatamente FBI sembra sapere questo su se stesso, e “Prey” ha reso il tempo per alcuni grandi momenti di suspense o sollievo comico per mantenere le cose interessanti. L’agente speciale assistente in carica Jubal Valentine è stato inviato in incognito come un john di Dana.

COMMENTO PERSONALE ALLA PUNTATA
Nel complesso è stato un buon episodio, certamente non è la televisione rivoluzionaria con qualsiasi mezzo, ma FBI è costruito in modo così vistoso che è difficile criticarlo. La relazione al cuore dello spettacolo è eccellente – se finora è un po’ unilaterale e sottosviluppata – e il tono all’interno del Field Office di New York è avvincente. Dopo aver temuto che lo spettacolo si sarebbe soffermato un po’ troppo sul terrorismo come un punto della trama, “Prey” ha mostrato che c’è di più in FBI di questo, e spero che la serie di Dick Wolf continui a espandersi ulteriormente. Voi cosa ne pensate?

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