1) Longeva ma mai ripetitiva
Siamo in trepida attesa per la settima stagione di questa meraviglia. Nelle sei precedenti, non c’è mai stata ripetitività, mai scenari o dialoghi già visti, mai l’impressione di intuire cosa sarebbe successo nei prossimi minuti. Tantissimi colpi di scena, personaggi che si pugnalano alle spalle di continuo. E’ stata capace, nel corso degli anni, di risorgere dalle ceneri (e chi è più o meno al passo con gli avvenimenti, avrà capito [e pianto]), per dare vita a una storia del tutto nuova e a fare in modo di non rimpiangere la trama principale, sulla quale si sono basate le prime stagioni. Insomma, una ventata di freschezza e di novità ogni anno, capace di non stancare mai nonostante la longevità.
2) Carrie Mathison
Per i neofiti, questo nome potrebbe non essere motivo di ispirazione. Ma posso assicurarvi che una gran fetta della torta del merito, va a questa signora quì. La sua personalità fuori dagli schemi, causata dal suo disturbo bipolare, la rende protagonista di scene da mozzare il fiato, è in grado di trasmettere tutta la sua ansia, la sua paura, la sua follia e a renderci partecipi dei suoi sbalzi quasi come se fossimo lì con lei ad attraversali. Ci sono dei momenti in cui sceglie di fare a meno delle sue medicine, che le limitano quell’istinto che la contraddistingue e l’ha resa uno degli agenti della CIA più rispettati, ed è in quei momenti che scopriamo l’altra faccia della medaglia… e ce ne innamoriamo.
3) Il cast
Ogni singolo attore di questa serie TV meriterebbe un proprio punto, perché il cast che ne fa parte è spettacolare. Sopra le righe. Ci siamo limitati ad una descrizione un tantino più specifica per la principale protagonista, ma nelle motivazioni è doveroso inserire quanto meno Nicholas Brody, Saul Berenson, Peter Queen, Dar Adal. Tutti loro (e tanti altri) hanno delle parti importanti e nonostante i cambi caratteriali, i drammi a cui andranno incontro e ai cambi di fronte che li vedranno protagonisti, hanno decisamente saputo rendere giustizia a ruoli davvero difficili da interpretare. E’ complicato, infatti, inquadrarli in una classificazione fra buoni o cattivi. In Homeland il bianco e il nero lasciano spazio a così tante sfumature che ogni personaggio è allo stesso tempo vittima e carnefice, eroe ed antagonista, sincero e bugiardo e, ovviamente, buono o cattivo. Stiamo parlando di una serie che fa dell’impossibilità di posizionare i personaggi in caselle prestabilite uno dei suoi punti di forza, di conseguenza, non citare gli altri personaggi che hanno reso, con le loro magnifiche interpretazioni, Homeland quello che è, sarebbe un’eresia.
4) Attualità su tutto
Il tema principale attorno al quale ruota l’intera serie TV è il terrorismo. Per tutti coloro che non sono interessati (esclusivamente) alle storie d’amore e a temi più classici, non posso che consigliare la visione di questa serie, la quale fa del terrorismo, lo spionaggio, la guerra e le differenze culturali e di religione, i perni principali sui quali hanno costruito il successo. Tratta, insomma, temi pesanti, realistici, pericolosi e ci rende partecipi, quasi in prima persona, di un mondo di cui tutti noi facciamo parte, ma del quale conosciamo poco. Cultura e divertimento insieme, cos’altro?
5) I plot twist
Una serie, seria, come Homeland, si differenzia dalla stragrande maggioranza, grazie al ritmo tutt’altro che frenetico dello sviluppo della trama. Gli avvenimenti si susseguono con calma, raziocinio e soprattutto realismo. Non aspettatevi sparatorie in piazza, folli inseguimenti contromano in autostrada o bambini presi in ostaggio in ogni
dove. In Homeland è tutto estremamente possibile e… al momento giusto, arrivano dei colpi di scena che rendono ogni episodio degno di essere visto, con radicali cambi di direzione e un repentino velocizzarsi degli eventi. Ci sarebbero tantissimi esempi da portarvi, ma perché rovinarvi il divertimento?
6) Rinnovato per i prossimi due anni
Ancor prima della messa in onda della sesta stagione, Showtime ha annunciato che Homeland è stato rinnovato per la settima e l’ottava stagione. Per la data di uscita della settima non dovrebbe mancare molto ormai, come ricorderete, la sesta è iniziata i primi giorni dell’anno corrente, quindi siamo in attesa di buone nuove per gustarci il prosieguo dell’avventura della nostra eroina Carrie Mathison (e di tutti gli altri meravigliosi personaggi).
7) Binge watching a noi
Quello di Homeland è un binge watching assicurato, di quelli che vi portano in un altro mondo e vi fanno dimenticare di ogni problema nella vostra vita reale. Non è qualcosa di leggero, al quale dedicarsi fra un impegno e l’altro, tra un messaggio su WhatsApp e l’altro. E’ una serie a cui dobbiamo donare tutta la nostra attenzione e capacità di concentrazione, per godere appieno della fantastica trama. Ma, in fondo, noi serie tv addicters non cerchiamo proprio questo? Una realtà in cui catapultarci e che, per qualche momento, ci faccia addirittura credere di essere un super agente della CIA? Perché non vorrete mica essere dal lato dei terroristi, vero…?
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