Chernobyl Diaries – La mutazione: Recensione film 2012

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Diamo il via a questa nuova rubrica chiamata Venerdì Horror dove ogni settimana andremo a recensire film davvero raccapriccianti. Ad aprire questa nuova rubrica è Chernobyl Diaries – La mutazione. Il miglior film horror di sempre, o ancora una volta il solito falso documentario?

Ovviamente, davanti a noi si prospetta il ripetitivo e scontatissimo horror girato in falso documentario. Protagonista è il solito gruppo di ragazzi che, presi dalla curiosità, decidono di praticare turismo estremo e raggiungere la città abbandonata di Prypjat, dove anni e anni prima era avvenuto il disastro nucleare di Chernobyl. Ad attenderli, una sfilza di avvenimenti che metteranno in rischio la loro vita.

Questo film poteva perfettamente distinguersi dagli altri horror falsi documentari, evitando di esser girato come se si stesse utilizzando una telecamera non professionale, e rendere il tutto più, come dire, in “terza persona”, dato che durante tutto il film è come se insieme a quei ragazzi ci fosse ancora un’altra persona che corre loro dietro a filmare tutto.

La prima metà del film è composta dall’arrivo in città dei ragazzi e una prima esplorazione della città, e scarseggiano i momenti di vera suspance e tensione, quei momenti che dovrebbero essere importanti in un film horror, ma in questo film vengono trattati con estrema frivolezza e ironia. In più, è sempre un continuo fuggi-fuggi, da qualcosa che non viene mai definito bene, e questo è un gravissimo errore! Ho passato l’intera seconda parte del film a pensare “Ok, questi ragazzi stanno scappando, ma da cosa?”. L’unica figura “mostruosa” che si vede sono delle sagome che non hanno nemmeno un volto, niente di spaventoso.

Siccome i protagonisti partono per un’esplorazione in una città dove è avvenuta una catastrofe nucleare, il fattore radioattività doveva secondo me essere utilizzato molto meglio, e non solo alla fine quando gli ultimi sopravvissuti iniziano ad accusare alcuni malori, che poi non vengono nemmeno trattati in seguito. Per non parlare del finale, scopiazzato sempre da altri film horror simili a questo, dove vediamo i soliti 2 o 3 che arrivano alla fine e non riescono a farla franca, rendendo ancora di più inguardabile questo film.

Sono passati 6 anni dall’uscita di Chernobyl Diaries, creato dagli stessi creatori di Paranormal Activity, e spero che questi stessi creatori si vergognino di questo flop cinematografico, dato che per quasi un decennio hanno prodotto una serie di film horror davvero ragionevoli.

 

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