Mindhunter è una serie televisiva statunitense del 2017, basata sul libro Mindhunter: La storia vera del primo cacciatore di serial killer americano (Mind Hunter: Inside FBI’s Elite Serial Crime Unit), scritto da Mark Olshaker e John E. Douglas. La prima stagione, composta da 10 episodi, è stata distribuita da Netflix il 13 ottobre 2017. Il 30 marzo 2017, Netflix aveva già rinnovato la serie per una seconda stagione, ancora prima del suo debutto.
Nel 1977 Holden Ford, negoziatore frustrato dell’FBI, trova un’improbabile collaborazione nel navigato agente Bill Tench del reparto scienze comportamentali e nella professoressa Wendy Carr, con cui inizia a studiare una nuova tipologia di assassino, il cosiddetto “serial killer” e un nuovo metodo di indagine ed identificazione del colpevole chiamato “profilazione”, andando in varie prigioni degli Stati Uniti ad intervistare tutti i maggiori e famosi pluriomicidi che stanno scontando la loro pena.
Titolo originale Mindhunter
Paese Stati Uniti d’America
Anno 2017 – in produzione
Formato serie TV
Genere thriller, drammatico
Stagioni 2
Episodi 20
Durata 34 – 60 min (episodio)
Lingua originale inglese
Nel 1977 Holden Ford, negoziatore frustrato dell’FBI, trova un’improbabile collaborazione nel navigato agente Bill Tench del reparto scienze comportamentali e nella professoressa Wendy Carr, con cui inizia a studiare una nuova tipologia di assassino, il cosiddetto “serial killer” e un nuovo metodo di indagine ed identificazione del colpevole chiamato “profilazione”, andando in varie prigioni degli Stati Uniti ad intervistare tutti i maggiori e famosi pluriomicidi che stanno scontando la loro pena.
Holden e Bill continuano ad intervistare vari criminali statunitensi con l’aiuto di Wendy e Gregg; tra il 1979 e il 1981, Atlanta è lo scenario di inquietanti omicidi seriali, che contano tra le vittime bambini afroamericani, e Holden e Bill cercheranno di scovare il colpevole.
Il primo trailer della serie viene diffuso il 1º marzo 2017 attraverso il canale YouTube di Netflix.
La serie televisiva ha debuttato su Netflix in tutti i paesi in cui è disponibile a partire dal 13 ottobre 2017.
La serie è stata accolta positivamente dalla critica. Sull’aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes registra un indice di gradimento del 96% tra le recensioni professionali, con un voto medio di 7,9 su 10 basato su 26 critiche, mentre su Metacritic ottiene un punteggio di 76 su 100 basato su 16 recensioni. La seconda stagione ha confermato i consensi della prima. Sull’aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes registra un indice di gradimento del 100% tra le recensioni professionali, con un voto medio di 8,39 su 10 basato su 31 critiche, mentre su Metacritic ottiene un punteggio di 84 su 100 basato su 9 recensioni.
Mindhunter di Netflix si basa sul libro degli ex agenti speciali Mark Olshaker e John E. Douglas Mind Hunter: Inside FBI’s Elite Serial Crime Unit e sul lavoro di quest’ultimo nella caccia ai serial killer più pericolosi d’America, spesso da lui intervistati dopo la cattura per migliorare le tecniche di profiling. Così come Holden Ford, il personaggio interpretato da Jonathan Groff, si basa su Douglas, Bill Tench, il personaggio di Holt McCallany, si basa sull’agente dell’FBI Robert K. Ressler, il quale, oltre a essere accreditato come il padre dell’espressione “serial killer”, ebbe un ruolo significativo nella profilazione dei criminali più violenti degli Anni ’70.
Mindhunter è la seconda serie di David Fincher per Netflix dopo House of Cards, per la quale è stato premiato con l’Emmy per la regia del primo episodio. Coinvolto anche in questo caso come regista, Fincher è anche uno dei produttori esecutivi accanto a Charlize Theron, tra gli altri. Mentre elenca i famigerati assassini da poter intervistare, Ford menziona l’assassino Herbert Mullin, che all’epoca stava uccidendo persone a Santa Cruz, così come Ed Kemper, uno dei personaggi principali di questa serie. I due criminali hanno infatti terrorizzato Santa Cruz per anni al punto che la polizia credeva che all’epoca fosse solo una persona a commettere tutti gli omicidi. Kazu Hiro e il suo team di truccatori hanno trascorso sei ore a lavorare con gli attori Oliver Cooper e Damon Herriman per i rispettivi ruoli di David Berkowitz e Charles Manson, in modo che fossero la vera incarnazione degli assassini. Le scene della prigione di Vacaville, in California, dove viene intervistato Ed Kemper (Cameron Britton), sono state girate nell’ex prigione di stato della Pennsylvania a Greensburg. Le scene con Jerome Brudos (Happy Anderson) sono state girate nella stessa struttura, in una gabbia appositamente costruita in palestra. In una delle scene finali della prima stagione Ford incontra Kemper nella sua stanza d’ospedale. In realtà, una scena simile ha avuto luogo tra Kemper e l’agente Robert K. Ressler, che ha ispirato il personaggio di Bill Tench. Ressler prese accordi per incontrare Kemper per un colloquio approfondito e le guardie della prigione lo misero da solo con l’assassino nella cella normalmente riservata ai detenuti la notte prima della loro esecuzione. Alla fine dell’incontro Ressler premette il pulsante per chiamare la guardia ma nessuno apparve. Kemper, notando il nervosismo di Ressler, lo provocò dicendogli che avrebbe potuto ucciderlo, allora Ressler, riconoscendo la precarietà della situazione in cui si era cacciato incontrando Kemper da solo, si servì delle tecniche di negoziazione degli ostaggi che aiutò a progettare per l’FBI e mantenne l’omicida psicopatico a parlare fino a quando finalmente arrivò una guardia. Kemper in seguito affermò che stava scherzando, ma a seguito di questo incidente, Ressler cambiò i protocolli di intervista in modo che nessuno potesse mai intervistare un soggetto da solo.
Credits: wikipedia.org & comingsoon.it
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