E’ da oggi disponibile la nuova serie di produzione Netflix, Dark. Prima serie TV di origine tedesca per la famosa piattaforma di intrattenimento. L’evento scatenante è la sparizione di due bambini, che metteranno in allarme l’intera comunità di Winden. Ma andiamo ad analizzare insieme questo primo, promettente, episodio.
La domanda non è dove. Né come. Né chi. La domanda è quando. Così si apre la nuova serie TV Dark. I primi minuti, infatti, sono incentrati su quello che sembra essere la colonna portante dei misteri che ci troveremo ad affrontare.
Dopo la massima espressa sul tempo, che sembra essere solo una nostra illusione, passiamo alla prima vera scena d’azione di Dark. Un suicidio. Un uomo, che scopriremo in un secondo momento chiamarsi Michael, sistema per bene il suo sgabello e la sua corda e… si impicca. Lasciando una lettera (di cui ovviamente non conosciamo ancora il contenuto), con la precisazione di non aprirla prima delle 22:13 del 4 novembre.
La scena, poi, si sposta su un ragazzo, Jonas, che si sveglia improvvisamente dopo un apparente incubo. Scende di sotto a fare colazione, chiamando la mamma a gran voce per chiederle una mano con il tostapane. Senza, però, ricevere risposta. La donna è impegnata a “preparare la colazione” al suo amante, in camera da letto. L’uomo, subito dopo, scappa dalla finestra per tornare dalla sua famiglia, composta da moglie e tre figli.
Nel frattempo, Jonas, indossa un impermeabile giallo all’ultimo grido e si reca nel bosco per incontrare il suo terapeuta, strada facendo si imbatte in un cartello con su scritto “SCOMPARSO“, sul quale è stampato il nome di Erik Obendorf e, ovviamente, la sua faccia. Con il terapista, il ragazzo, parla del suicidio di quello che, a primo impatto, immaginiamo essere il padre.
La scena cambia ancora, questa volta siamo in una casa con una donna, la quale sembra avere tra le mani la lettera citata prima. Ma, ovviamente, che fa? La apre? Certo che no. Dobbiamo aspettare ancora. L’anziana donna in questione è la nonna di Jonas, madre di Michael.
Nella scena successiva ritroviamo il nostro eroe dall’impermeabile giallo, che torna a scuola dopo due mesi. Ritrova un suo vecchio amico, Bartosz, che sembra pronto a difenderlo a spada tratta… fino a quando non è proprio lui a rifilargli una pugnalata, filandosela con quella che sembra essere la sua ex.
Nel frattempo, a scuola, è stata indetta un’assemblea straordinaria per ricordare agli studenti che qualora volessero parlare della sparizione di Erik, avranno a disposizione persone qualificate.
Nel mentre, ritroviamo il buon padre di famiglia Ulrich, alla stazione di polizia. E’ intento a calmare i genitori del ragazzino scomparso e a promettere loro che lo ritroveranno. In un secondo momento avrà un colloquio con una sua collega, che sarà la prima a metterci una pulce nell’orecchio. Infatti, allude a qualcosa a proposito della sparizione del fratello di Ulrich, Mads, insinuando che possa esserci un collegamento con la scomparsa di Erik. Dopo di che, gli comunica che ha telefonato la madre in centrale e gli ricorda che dovrebbe andare a trovarla.
Il buon uomo le da ascolto ed è così che ci ritroviamo a casa di una donna sofferente, per la scomparsa di Mads. Assicura al secondo figlio poliziotto, di aver visto una sagoma scura con una testa gigante, nella foresta. E, come se non bastasse, aggiunge che la scomparsa di questo ragazzo è avvenuta nello stesso modo del fratello, esattamente 33 anni fa.
Un adorabile vecchietto, in una casa di riposo, nel frattempo, continua a ripetere: “Succederà di nuovo“. Tanto adorabile quanto inquietante. Ecco il primo segnale che qualcosa di oscuro (Dark), è presente.
Inquietante, ma non abbastanza. Perché nella scena successiva c’è Erik in un lettino di una stanzetta, con dolcissimi parati colmi di animaletti. Sembra costretto ad ascoltare una musica opinabile, che arriva da un televisore. Ma non è solo quello il problema. Al centro della camera, infatti, c’è una sedia che sembra essere messa lì per condurre degli esperimenti. Inquietante parte II.
Intanto, Jonas e Bartosz si incontrano con la ex fidanzata del primo e attuale fidanzata del secondo ed il fratello di lei, Magnus. Decidono, di comune accordo, di andare alle grotte. Sembrerebbe essere il nascondiglio per la droga del ragazzo scomparso. Sarà una buona idea?
Mentre i ragazzi si incamminano, il dolce vecchietto sembra essere fuggito dalla casa di riposo e vaga per le strade della città continuando a ripetere: “Succederà di nuovo“. Che è inquietante l’ho già detto?
Nel frattempo si sta tenendo una specie di riunione cittadina per discutere delle novità sulla caso della scomparsa di Erik e per le misure di sicurezza da adottare nella scuola. Chi arriva, di punto in bianco? Esatto! Helge, il dolce anziano scappato dall’ospizio. E cosa potrà mai dire? Esatto! Con due risposte giuste avete vinto una caramella. “Succederà di nuovo“.
E mentre i due amanti ne approfittano per scambiarsi due effusioni fuori dalla struttura, come due adolescenti, arrivano finalmente le famigerate 22:13 del 4 novembre. L’anziana donna in possesso della lettera, la apre! Ecco, ci siamo! Ma, ovviamente, non la legge mica ad alta voce?! Dobbiamo aspettare ancora…
La scena si sposta sui cercatori di droga. Arrivano sul luogo del tesoro. I quattro che si erano accordati e il fratello più piccolino di Magnus e sorella (avrete capito che non ho ancora inteso bene il suo nome). Le ricerche nel rivestimento di una malandata poltrone vengono interrotte da una ragazza, Franziska. Ha preso lei la busta con il fumo. Durante le strattonate per rivendicare il possesso della roba, vengono interrotti da uno strano suono proveniente dalla grotta alle loro spalle. Qualche altra cosa “Dark“, ci voleva. Durante la fuga dal terribile e spaventoso rumore, Mikkel, il più piccolo dei tre fratelli, scompare. Jonas, rimasto solo, viene chiamato da un uomo con la faccia ricoperta di sangue. Ma, stranamente, viste le simpatiche abitudini dei protagonisti delle serie horror, il ragazzo decide di fuggire a gambe levate.
Gli ultimi minuti dell’episodio proseguono con la ricerca di Mikkel e il successivo ritrovamento di un cadavere. Non è, però, Mikkel.
L’ultima scena, invece, riguarda Erik, seduto su quella spaventosa sedia ed imbavagliato, con alle sue spalle un uomo, la cui faccia è coperta da un cappuccio.
Da brividi.
Se questo pilot ci ha lasciato tantissimi interrogativi, ci ha offerto anche delle certezze. I primi 50 minuti di Dark promettono essere un nuovo capolavoro. Ci auguriamo che gli episodi successivi riescano a tenerci ancora con il fiato mozzato. Anche se 10 episodi da binge watching, col fiato mozzato, rischiano di farci fare una fine peggiore di quella che sembra stiano vivendo i ragazzini scomparsi.
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