2×13 commento Legacies, I (Kai P) screwed everyone

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Vi sono mancato?

Mi avete salutato negli ultimissimi episodi di The Vampire Diaries, tornai dal mondo dei morti per contemplare la regina degli inferi Katherine Pierce e vedere come li avrebbe fatti fuori tutti, ma sono in realtà stato riconfinato nel mio inferno personale, incatenato e condannato ad ascoltare costantemente una canzone da me odiata.

Beh vi darei il benvenuto in casa mia, forse il bentornato, ma non me ne frega niente di voi. Sono Kai Parker, il nome mi precede.

Esatto, sono lo zio psicopatico delle gemelle Saltzman e colui che uccise loro madre, la nemesi di Bon Bon (si può dire che sia la sua nemesi?), sicuramente sono quella di Damon Salvatore.

Si insomma, sono quello che tutti vorrebbero odiare pur non riuscendoci. Guardate questo bel visino: chi mi potrebbe resistere?

 

Sono qui per spiegare cosa è successo durante questa 2×12 di Legacies. In realtà la storia inizia anni fa, quando Alaric ha deciso di crearsi problemi da solo, non riuscendo a controllare dei ragazzi che considerava assassini, li confina qui da me convinto che non mi avrebbero risvegliato. Pessima mossa da buono che cerca di essere cattivo e sottovaluta il fascino dell’oscurità. Non è passato molto prima che questi tre ragazzi venissero a svegliarmi, e per fortuna direi, stavo giusto iniziando a seccarmi. Letteralmente.

 

La storia dei ragazzi è tremendamente noiosa, sono stati provocati dagli amici della cotta adolescenziale di una delle due ragazze. Furono presi per “soggetti” e a colpi di pallone, così hanno reagito. Sono un trio di strega, licantropo e vampiro, cosa può esserci di peggio di questi tre messi insieme? Che la succhia sangue ha pure il gene dello squartatore. Però anche lei troppo buona ha dovuto spegnere la sua umanità, c’è da dire che è ormai raro trovare giovani cattivi quanto me.

Josette oserebbe definirmi “mostro”, forse effettivamente lo sono, volevo ucciderle, però mi è andata meglio così perché si sono alla fine definite più utili da vive.

 

Il bello della loro visita improvvisa e non programmata neanche da parte loro è che la ragazza biondina (Lizzie, giusto?) ha rivisto il suo fidanzatino Sebastian e ha vissuto una giornata alla Cenerentola. Una favola un po’ macabra dato che questo ha tentato di trasformarla in vampiro, “costringendola” ad ucciderlo in quanto non voleva quel tipo di vita e lui non le dava modo di scegliere (non ha però considerato che qui non muore seriamente nessuno). In ogni caso lui è stato un ottimo diversivo, e a quanto so vi ha dato modo di tornare indietro con i ricordi: avete rivisto casa Lockwood, luogo in cui tra l’altro svolgevano i concorsi di Miss Mystic Falls.

I tre ragazzi hanno preso di mira Alaric.

E io ho potuto lavorarmi bene Josette.

Anche se devo ammettere che mi ha sorpreso, convincendomi di aver finalmente trovato un modo per uscirne.

Ma alla fine ho dovuto trovarlo da solo, grazie al suo parlare troppo di quello strano pozzo di oscurità di cui parlavate in questi episodi passati, Malivore giusto? Beh, ci vediamo dall’altra parte.

E prima di lasciarvi ho un regalino per voi: Josie è passata al lato oscuro, sono riuscito a convincerla a rompere la clessidra e assorbire tutta quella magia nera contenuta in essa, le ho detto che è l’unico modo per uscirne.

La verità è che lei ama definire gli altri mostri, ma ora sarà lei il mostro che tanto disprezza. E non si ricorderà di me essendo passato attraverso Malivore. In più Lizzie potrebbe risvegliarsi in transizione, mentre Alaric a fine episodio stava cercando l’occorrente per difendersi dai ragazzi, il problema ora è riuscirà davvero ad avere la meglio? Qualcosa la potrete vedere anche nel promo del prossimo episodio, la recensora Adele mi ha chiesto di metterlo qui sotto.

Io vi saluto e in attesa del nostro prossimo incontro vi ricordo che dovrete continuare a lodarmi, amarmi e venerarmi come unico, solo, inimitabile…

 

Kai Parker

(Adele ha contribuito mettendo le foto)

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