2019 Bilancio: Le migliori performance dell’anno

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Questo mese finale di quest’anno ci stiamo un po’ sbizzarrendo con gli articoli dei “migliori”. Abbiamo finito con il nostro percorso della decade ma ovviamente non possiamo chiudere l’anno senza fare un bilancio del 2019. Per cui ecco che si continua e con questo si chiude anche il bilancio!!

SPOILER ALERT

SE NON AVETE VISTO QUALCUNA DELLE SERIE SOTTO ELENCATE NON PROSEGUITE NELLA LETTURA. MA SE SIETE CURIOSI DI SAPERE QUALE SERIE ABBIAMO SCELTO PROSEGUITE SENZA NESSUN INDUGIO E PERICOLO! PS L’ELENCO PROPOSTO NON È MESSO IN UN ORDINE PRECISO, SONO SOLO I MIGLIORI DI TUTTE LE SERIE NEL CORSO DI QUEST’ANNO.


Zendaya,  Euforia

Uhm, Zendaya potrebbe forse essere un po’ meno brava a interpretare Rue di Euphoria ? Perché la sua abilità nel portare in vita l’adolescente auto distruttiva, spesso sconsiderata ed emotivamente dolorante è ultraterrena. L’attrice è fenomenale nel ruolo altamente inquietante, che rende ancora più difficile guardare mentre Rue si getta abitualmente in situazioni che potrebbero finire molto male. Eppure trova sempre il momento per tirare fuori un po’ di sano umorismo da ogni situazione, il che le consente di inchiodare la vertiginosa realtà su e giù dell’essere un’adolescente moderna – una chiave enorme per la credibilità della serie.

Susan Kelechi Watson,  This Is Us

Il talento di Watson nell’interpretare la realistica Beth di This Is Us è qualcosa che abbiamo celebrato in diverse occasioni in passato. Ma quest’anno – alla fine della stagione 3 e all’inizio della stagione 4 – ci ha dato una furia incandescente mentre Beth si confrontava con sua madre per aver distrutto i suoi sogni, la gioiosa libertà mentre Beth riscopriva il suo amore per la danza, la tensione preoccupata mentre Beth guardava riapparire l’ansia di Randall i problemi si accumulano ancora una volta e il tutto esplode quando Beth si imbatte nella madre altrettanto esuberante di Malik. C’è qualcosa che questa meravigliosa attrice non riesca a fare e a darci interpretando Beth?

Meryl Streep,  Big Little Lies

Quell’urlo! Con un ululato primordiale, Streep catturò l’angoscia travolgente di un genitore che perdeva il figlio e ci introduce al mondo del lutto ma ancora intrigante è la sua Mary Louise. Il dramma delle ricche mamme della HBO aveva già un cast particolarmente stellato e ben consolidato, ma Streep si inserisce perfettamente nella Stagione 2, dando alla Celeste di Nicole Kidman un formidabile nuovo avversario e mettendo su un perfetto personaggio repressivo passivo-aggressivo. Mary Louise era davvero la suocera dall’inferno, ma il ritratto strutturato ed empatico di Streep è praticamente perfetto.

Indya Moore,  Pose

Il rivoluzionario dramma LGBT di FX è pieno di prestazioni stellari, ma Moore si è distinta nella Stagione 2, mandando in frantumi i nostri cuori e poi ricucendoli delicatamente insieme. È stato devastante vedere Angel trovare il coraggio di entrare nel mondo delle modelle, solo per avere le porte sbattute ripetutamente in faccia, e Moore era così nettamente vulnerabile in queste scene, che a volte erano quasi difficili da guardare. Ma Angel non ha mai mollato, e Moore ha messo un punto esclamativo trionfante sulla storia di Angel che ottiene “10” sia nel mondo lavorativo sia nel suo mondo e cioè le ball.

Audra McDonald,  The Good Fight

La rivelazione che il defunto fondatore di Reddick, Boseman e Lockhart, Carl Reddick, da decenni aveva aggredito sessualmente le dipendenti di sesso femminile ha prodotto una prestazione mozzafiato di McDonald. Nei panni della figlia del predatore Liz, la sei volte vincitrice dei Tony ha trascorso gran parte della Stagione 3 guidando abilmente il suo alter ego attraverso le miriadi di stadi del dolore mentre contemporaneamente lavorava per combattere la crescente crisi delle pubbliche relazioni. Ma ad ogni passo – dagli incontri di emergenza con i partner alle tese trattative con gli accusatori di suo padre – McDonald non ci ha mai lasciato dimenticare quanto profondamente personale fosse questo particolare affare.

Natasha Lyonne,  Russian Doll

Lyonne non interpretava solo  un personaggio nella prima stagione di Russian Doll : interpretava davvero dozzine di Nadia Vulvokov, ognuna un po’ cambiata dopo essere morta e tornata di nuovo in vita. Grazie alla prestazione versatile e fortemente impegnata di Lyonne, ogni iterazione di Nadia è stata più affascinante della precedente, poiché ha sostituito con riluttanza il suo cinismo profondamente radicato con una nuova compassione. Certo, Nadia è morta di volta in volta, ma Lyonne ha portato il suo personaggio a una vita brillante e squisita.

Jharrel Jerome,  When They See Us

Devi solo guardare la foto qui sopra per avere un’idea del lavoro crudo ed emotivo che Jerome ha realizzato nella miniserie di Netflix. Con la sua interpretazione di Korey Wise, uno dei cinque giovani accusati ingiustamente di stupro, Jerome ci ha esortato a comprendere la paura, l’indignazione e la profonda perdita del ragazzo mentre la sua adolescenza veniva rivendicata da un sistema giudiziario corrotto e razzista. Ma è stato l’episodio 4 in cui Jerome ha davvero brillato, offrendo una performance finale così incredibilmente onesta, che difficilmente potevamo sopportare di guardarlo.

Jodie Comer,  Killing Eve

Senza offesa per la sua compagna di scena Sandra Oh, anche noi la adoriamo! – ma non siamo riusciti a distogliere lo sguardo dal feroce talento di Comer nella seconda stagione del sanguinoso thriller della BBC America. Sì, l’assassina assoldata Villanelle stava ancora indossando abiti chic, ma Comer ha portato la sua interpretazione ancora di più, facendoci intravedere le profondità spaventose dell’ossessione tossica di Villanelle con Eve… e dimostrando che anche gli psicopatici assassini provano sentimenti.

Gwendoline Christie, Game of Thrones

La sempre affidabile Christie ha davvero brillanto nell’ultima stagione di Game of Thrones , ma non possiamo smettere di pensare a due momenti straordinari: la scena in cui viene nominata cavaliere (quelle lacrime non versate! Quel sorriso raggiante!) e la sua devastazione alla partenza di Jaime (la vulnerabilità come lo pregò di restare!). L’abilità virtuosistica di Christie di spostare il suo personaggio da soldato spigoloso ad amante dal cuore spezzato – e viceversa – ci ha impressionato senza sosta: ha guadagnato tutti i riconoscimenti conferiti da lei proprio come Brienne alla fine ha guadagnato il suo ruolo di Lord Commander of the Kingsguard.

Danielle Brooks,  Orange Is the New Black

Nel corso di sette stagioni, Taystee si è evoluto da assistente impertinente nel perno emotivo dello spettacolo – e Brooks è stata più che all’altezza della sfida. Non è mai stata migliore di quanto non sia stata nell’ultima stagione di Orange , specialmente nell’immediato seguito del tentativo di suicidio del suo personaggio. La disperazione di Brooks rappresentata negli occhi di Taystee parlava e attraverso ulteriori espressioni facciali, era in grado di comunicare la sua paura dell’oscurità, sia in senso fisico che spirituale. Era una vetrina per tutti e Brooks era a dir poco eccezionale.

Ed eccoci arrivati alla fine di questo elenco, che quasi sicuramente poteva durare ancora un po’ e avere delle aggiunte, ma per noi di ShowAddicted queste sono i migliori colpi di scena che ci porteremmo nel cuore da questo 2019 che sta giungendo alla fine.

Ma piuttosto voi cosa ne dite di questo elenco? Siete d’accordo oppure avreste tolto qualcuna di queste per inserirne delle nuove? Fatecelo sapere lasciandoci un commento!!


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