Troppo spesso sentiamo alla radio o alla televisione notizie riguardanti i suicidi di alcuni adolescenti e spesso non ci rendiamo conto delle motivazioni che stanno dietro a quel tragico evento. Proprio per questo motivo questa serie tv è da consigliare agli amici e soprattutto da far vedere nelle scuole, sensibilizzando così i ragazzi al delicato tema del bullismo.
Questa serie, proprio per le tematiche di cui tratta è stata sulla bocca di tutti sin dalle prime settimane, con molte critiche ma anche molti apprezzamenti per come è stato affrontato questo delicato fenomeno. Forse Tredici non servirà a cambiare le cose, ma può essere un buono spunto di riflessione.
Vi propongo di seguito una breve lista di motivazioni per cui secondo me dovreste vedere Thirteen Reasons Why.
1 – Bullismo:
Probabilmente Tredici sarà compresa fino in fondo soprattutto da chi, almeno una volta nella vita, è stato vittima di bullismo. L’essere guardati dall’alto al basso mentre si attraversano i corridoi della scuola, l’incapacità di reagire ed il sentirsi continuamente al di sotto della media, sono soltanto alcuni dei tasselli di un puzzle che affronteremo in questa serie e che ci faranno riflettere magari anche sui nostri comportamenti nei confronti del prossimo.
2 – L’idea alla base del fenomeno “bullismo”:
L’idea alla base del bullismo è quella secondo cui essere un bullo ti rende figo. Spesso ad essere bullizzati sono adolescenti con un’infanzia problematica, spesso asociali o che non rispettano i canoni di bellezza e di comportamento che la società ci propone. In Tredici, Hannah è una delle ragazze più belle della scuola, non le manca nulla ma a causa del suo rifiuto ad adattarsi alla massa, viene bullizzata e viene fatta passare davanti agli occhi dei suoi coetanei come una poco di buono.
3 – Lo stupro:
Sempre più persone negli ultimi anni, soprattutto donne ma non solo, trovano il coraggio di denunciare le violenze subite, all’interno o al di fuori delle mura domestiche. Esiste però una parte, ancora troppo ampia, di persone che rimangono in silenzio, per paura o per vergogna, non comprendendo quanto a vergognarsi non debbano essere loro ma chi usa la violenza per ottenere qualcosa.
4 – L’importanza del dialogo:
Qualunque sia la vostra età e qualunque sia il vostro disagio interiore, il primo passo da affrontare è il dialogo. Che questo sia con i vostri genitori, amici, uno psicologo o chissà chi altro, probabilmente i problemi non si risolveranno subito, ma potreste iniziare ad intravedere la luce in fondo al tunnel. Tredici ci insegna anche questo, mostrandoci come invece Hannah non sia riuscita, fino all’ultimo, a trovare il coraggio di affrontare tutti i terribili eventi che le stavano accadendo o semplicemente qualcuno disposto ad ascoltarla, tra i genitori troppo impegnati con i conti finanziari ed un preside troppo distratto dal suo lavoro per non accorgensi di nulla
5 – Omertà:
Fino ad ora abbiamo evidenziato il ruolo delle vittime e dei carnefici ma esiste anche una terza categoria di persone, probabilmente la più importante di tutte. Ci riferiamo a chi assiste ad atti di bullismo e non denuncia, chi si volta dall’altra parte, forse per pigrizia o più semplicemente per omertà. Dopo aver visto Tredici e saprete ben riconoscere le parole, i gesti e le circostanze in cui una persona si ritrova a subire un atto di violenza, psicologica o fisica che sia, e necessiterà di un vostro intervento.
Ecco il trailer della seconda stagione!!